Ancora una volta il dittatore nordcoreano Kim Jong Un torna a far parlare di sé, sempre in negativo. E' certamente nauseante lo spot governativo che invita i cittadini, ormai allo stremo, a consumare carne di cane perché gustosa e nutriente.
Popolo nordcoreano povero e affamato
Come fare per sfamare milioni di persone in uno Stato totalitario ed emarginato dal mondo intero? Con i cani. E' questa la ricetta vincente per Kim Jong Un. In Corea del Nord, e non solo, ha suscitato scalpore la nuova campagna governativa finalizzata a far consumare carne di cane ai cittadini, poveri e affamati.
Jong Un sa bene che il popolo ha fame e allora lo invita ad uccidere i cani e mangiarli. Una proposta aberrante, che sta sconvolgendo il mondo intero. Tante associazioni animaliste sono già sul piede di guerra, chiedendo una rapida eliminazione dello spot dalle tv, radio e siti web nordcoreani. Ormai la Corea del Nord è invisa al mondo intero per dell'arroganza del suo dittatore. Tale isolamento, però, sta piegando la nazione. I cittadini sono privati delle libertà fondamentali e vivono di stenti.
Carne più buona se il caneè preso a bastonate
Kim Jong Un ha deciso di avviare una campagna mirata a far consumare carne di cane. "Per rendere la carne ancora più gustosa, i cani devono essere percossi, scorticati e poi bruciati", ha detto il despota.Una barbarie in piena regola, 'Corea del Nord style'.
E' evidente che tale nazione è in ginocchio sia sul versante economico che dei valori. Non c'è più rispetto per nessuno; tantomeno per gli animali.In Corea del Nord, ma anche in Corea del Sud, molte persone mangiano carne canina. A Pyongyang è stato aperto recentemente un ristorante specializzato in piatti a base di carne di cane.
Un'emittente radiofonica nella capitale nordcoreana, inoltre, ha organizzato competizioni culinarie in cui i concorrenti hanno cucinato stufati e piatti vari con carne di cane.Wendy Higgins, membro della Humane Society International/UK, ha affermatoche "è assolutamente sbagliato sostenere che la carne canina sia salutare".