Netto peggioramento nelle ultime ore per quanto riguarda il problema immigrazione, anche Como subisce il colpo, i paesi confinanti con l'Italia bloccano il flusso con il no all'entrata, Francia, Svizzera e Austria si rifiutano di accogliere nuove ondate sui loro territorio.

Como, la tensione di agosto

Sono centinaia le persone accampate nella stazione di Como nell'attesa di varcare il confine di Chiasso, bloccato dalle autorità. Impossibile quindi per i migranti varcare la linea tra Italia e Svizzera, la Caritas intanto conta più di 500 persone, almeno per la metà sarebbero minorenni e senza genitori, provenienti da Nigeria, Eritrea e Afghanistan.

Sembra che l'enorme flusso sia dovuto al passaparola tra gli immigrati che arriverebbero nel nostro stato con la promessa di una vita serena.

I disagi non sono da poco

A Como la tensione si manifesta nella paura delle ribellioni e dei passaggi forzati sul confine. Sono state bloccate dalla polizia Svizzera tutte le vie che possono portare all'introduzione illegale di immigrati, persino i treni sono sorvegliati, e questo comporta la delusione e il nervosismo di chi sperava in una vita nell'Europa del lavoro e degli aiuti sociali. Inutile dire che il disagio pesa soprattutto fra i residenti delle zone assediate. Parlando fra gli abitanti, non viene affatto negata la paura di epidemie non controllate, furti e quant'altro, sintomo di ignoranza o di passate esperienze?

Intanto la Caritas si rende utile distribuendo acqua e vivande per mantenere il più possibile calma. Si tocca con mano ormai la disperata situazione umana, la calura rende difficile mantenere la pace. Le parole del governatore Maroni sono piuttosto dure, dice infatti "Si tratta di clandestini, per le regole europee e la legge Bossi-Fini non hanno diritto a stare con noi.

-Governo sveglia!". Il Viminale intanto ha provveduto ad operare con lo sfoltimento, riportando con i pullman parte dei migranti nelle zone del sud per evitare accumuli nelle zone più colpite dal fenomeno.