Cambia l'Italia, cambiano le esigenze e cambiano anche gli usi. Gli usi e costumi di una volta cedono il passo alla tecnologia. Un Paese fortemente informatizzato non può prescindere dall'usanza della connessione anche in un giorno importante della vita di tutti: il giorno del matrimonio. Il giorno del sì, il giorno dell'esplicazione del più alto grado del consenso, a sua volta espressione della libertà di autodeterminazione. La Corte di Cassazione con la recente sentenza n. 15343/2016 ha statuito sulla validità del matrimonio online celebratosi via Skype, subordinandone la condizione alla previsione legislativa dell'esplicito riconoscimento di almeno uno dei Paesi di origine dei partner.

In definitiva, se l'atto è riconosciuto valido da un ordinamento straniero al quale appartiene uno dei due coniugi, il medesimo avrà effetti ex lege anche in Italia, non essendo consentito sostituirsi nella decisione di meritevolezza sulle corrette forme di esternazione del consenso.

Trascrizione del matrimonio online e richiesta della cittadinanza italiana

A seguito del matrimonio online, i coniugi, potranno pertanto procedere alla richiesta della relativa trascrizione, all'Ufficiale di Stato Civile. Si segnala, ancora, che per il cittadino straniero che abbia contratto virtualmente matrimonio con una persona di nazionalità italiana, è consentita la presentazione della domanda di cittadinanza italiana.

Quest'ultima andrà presentata, a decorrere da due anni dalle nozze, alla Prefettura di residenza. Il limite minimo temporale è aumentato a tre anni in caso di residenza all'estero. I suddetti termini, però, sono ridotti se ci sono figli (naturali o adottivi).

Si sono di recente già verificati chiarisegni di evoluzione in ambito familiare; circostanza che induce a non considerare anormale un matrimonio celebrato online e nella specifica fattispecie su Skype. Così come si sta ammettendo l'uso della contrattualistica nella gestione della crisi familiare, non può prescindersi dalla presenza della rete nella vita quotidiana, perché alla fin fine il matrimonio è un fatto-atto quotidiano appartenente alla sfera privata in grado di assurgere a fondamento della acclarata validità dei diversi tipi di forme di manifestazione del consenso.