E’ riuscita a proteggere il suo bambino di 2 anni dall’auto che li stava travolgendo sulle strisce pedonali facendogli scudo con il suo corpo. Tragedia sfiorata a Omegna, sul lago d’Orta, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, in via Ferriere. E’ successo sabato sera, intorno alle 21,45. Una mamma di 36 anni è rimasta gravemente ferita dopo essere stata travolta da un’auto, una Opel, guidata da un cinquantasettenne della zona, risultato positivo all'alcol test.
Fa scudo al figlio con il proprio corpo e lo salva
In paese si festeggiava la patronale di San Vito, che attira sempre migliaia di persone.
La famigliola, mamma di 36 anni, papà e bimbo di due anni stava attraversando sulle strisce. Il piccolo era tenuto per mano dalla madre. A un certo punto è arrivata la Opel che, per cause ancora al vaglio della Polizia Stradale di Verbania intervenuta sul posto, non si è fermata all’attraversamento pedonale. La donna ha fortunatamente avuto una prontezza di riflessi che le ha permesso di lanciarsi sul bambino e di fargli scudo con il proprio corpo, impendendo così che venisse a contatto diretto con l’auto. Un gesto di coraggio che probabilmente ha salvato la vita del figlio. La trentaseienne ha però riportato gravi ferite nell’impatto.
Il piccolo salvo per miracolo
Subito sul posto sono arrivati i soccorsi, l’ambulanza del 118 e la Polstrada.
Madre e figlio sono stati subito portati in ospedale. Ad avere la peggio la donna, che ha riportato gravi ferite e fratture. Fortunatamente però non è in pericolo di vita. Per lei la prognosi è di diverse settimane. Solo qualche ferita superficiale per il suo bambino, che, dopo essere stato tenuto in osservazione da parte dei medici per qualche ora, è stato rimandato a casa.
Ora non gli resta che attendere che la mamma, che lo ha salvato, torni a casa ad abbracciarlo.
L'automobillista era ubriaco
L’automobilista è invece stato sottoposto all’alcol test ed è risultato positivo, con un test superiore a 0,80 grammi di alcol per litro, limite oltre il quale scatta anche la denuncia penale. La sua posizione è al vaglio della Polizia Stradale, ma, alla luce della recente legge sull’omicidio stradale, rischia conseguenze molto serie.