È stato un morso violento al volto di un bimbo indifeso di due anni a far scattare l’operazione dei Carabinieri, che in diretta e in flagranza di reato, hanno arrestato in un asilo nido di Milano, Enrico Luigi Piroddi, 35 anni, originario di Oristano, e la sua socia, Milena Ceres, 34 anni. I due, uno titolare dell’asilo, l’altra coordinatrice, sono stati bloccati dai Carabinieri con le pesanti accuse di maltrattamenti su bambini da due mesi a due anni. Percosse e lesioni personali. Il provvedimento, firmato dal giudice per le indagini preliminari Stefania Pepe, ha disposto gli arresti domiciliari per la donna.

Mentre l’oristanese Enrico Luigi Piroddi, dopo essere stato arrestato, è stato scarcerato e messo in libertà dal gip, con “l’interdizione allo svolgimento dell’attività per 12 mesi”, si legge nel provvedimento.

I due sono accusati di aver avuto atteggiamenti violenti in ben 25 occasioni diverse. Insieme a loro, indagate anche due maestre che avrebbero visto e taciuto. Le indagini dei militari dell’Arma sono partite grazie alla segnalazione di due ex dipendenti che, stanchi delle vessazioni e dei soprusi subiti dai bimbi, hanno deciso di andare a raccontare tutto ai Carabinieri. E proprio i militari, grazie al loro lavoro di controllo e appostamento (sono state piazzate diverse telecamere nascoste) proprio la scorsa mattina, dopo l’ennesimo episodio di violenza visto e registrato in diretta, sono scattati e hanno bloccato i due.

Calci, pugni, schiaffoni, spintoni e morsi

Gli episodi contestati dai Carabinieri sarebbero accaduti all’interno dell'asilo nido “Baby World” di viale Sarca, in zona Bicocca, a Milano. Secondo il rapporto dei militari le violenze nei confronti dei bimbi indifesi erano all’ordine del giorno. Calci, pugni, schiaffoni, spinte, addirittura morsi al viso e al collo.

E per chi si ribellava o non obbediva c’era la punizione più temuta: “Venivano chiusi in bagno, al buio – assicurano i militari – per ore e ore nonostante urla e pianti di disperazione. Venivano addirittura legati con delle cinture strettissime”. Ma non solo, secondo i carabinieri quelli che dovevano essere i controllori si sarebbero trasformati in carnefici: i bambini infatti sarebbero stati più volte imboccati a forza.

Insultati, percossi e più volte legati con delle grosse cinghie alle culle o alle sedie. Il tutto è stato filmato dalle telecamere dei Carabinieri che, purtroppo, hanno registrato anche un totale clima di omertà all’interno della struttura. In particolare i due responsabili dell'asiloavrebbero mentito più volte ai genitori dei piccoli, che si lamentavano per i lividi e le ferite dei loro bimbi, giustificandosi con il fatto “che sono bambini e può capitare che giocando si siano fatti male”.

Il titolare della struttura

“A breve si saprà la verità – assicura Enrico Luigi Piroddi, titolare della struttura milanese – basta vedere che sono già uscito dal carcere dopo quattro giorni. Qualcosa vorrà dire – continua l’uomo – la mia socia tra l’altro è ai domiciliari.

Non voglio parlare con la stampa – prosegue- che sta montando questo caso inutilmente. Si tratta di episodi unici e più che rari estrapolati dai filmati. Insomma – conclude – non corrispondono alla situazione complessiva”.