Non si placa la ricerca online delle foto rubate a Diletta Leotta. Le immagini private, rubate da un hacker dal suo smartphone e poi diffuse in rete hanno creato un vero e proprio scompiglio mediatico. Un'assatanata ricerca infinita, quella che i suoi fans stanno dedicato, pur di visionare le oramai leggendarie foto hot della Leotta. Il web è cattivo e non perdona; ora sono nate delle nuove fan page dedicate alla presentatrice sportiva dove sarebbe possibile visionare le foto hot di Diletta Leotta.
Foto rubate alla Leotta in cambio di like
Le pagine Facebook dedicate a Diletta, hanno ricevuto nelle ultime settimane migliaia di fan e promettono di essere in possesso degli scatti bollenti tanto richiesti dai circa 2 milioni di utenti del web.
Oltre alle foto, era stato pubblicato in rete anche un video hot della Leotta che ritrarebbe quest'ultima completamente senza veli. I creatori di queste fantomatiche pagine Facebook non hanno lasciato nulla al caso, ed in cambio della visualizzazione delle tanto richieste immagini rubate alla presentatrice, chiedono migliaia di "mi piace" e condivisioni dalla pagina. Nulla lasciato al caso quindi, se i fans vogliono vedere le foto, devono scendere a compromessi, nonostante il fatto che dovrebbero risultare rimosse dall'intervento della Polizia Postale, a seguito della denuncia presentata dalla conduttrice televisiva.
Video hot della Buccino e foto di Pippa Middleton, gli hacker si scatenano
Quest'ultimo periodo è diventata una moda rubate le immagini e video privati dagli smartphone di personaggi famosi, nella specie di donne dello spettacolo con un seguito non indifferente.
Come nel caso di Cristina Buccino ed un presunto video hot pubblicato in rete e risultato poi essere stato girato 4 anni addietro dalla sorella Maria Cristina Buccino. Anche in terra inglese la problematica è la stessa ed a farne le spese e la celebre Pippa Middleton, nel suo caso però, non sarebbero state rubate foto compromettenti o video particolarmente piccanti, e l'hacker è stato già arrestato dalla Polizia britannica.