"Hanno festeggiato a Los Angeles e Parigi", mentre "qui hanno pianto lacrime amare non solo quelli del Coni, gli sportivi e quelle realtà che potevano avere un ritorno nelle loro città". Così il premier Matteo Renzi durante la trasmissione Otto e mezzo, andata in onda ieri sera su La7, commentando il no di Virginia Raggi alle Olimpiadi del 2024 a Roma, ma “detto questo, rispetto per il sindaco” e per una scelta che continua a far discutere su più fronti. “Una grandissima opportunità per la città. Si può pensare tutto quello che si crede dei costi delle olimpiadi, ma quelli che vogliono cambiare le cose non fanno l'elenco dei costi delle altre amministrazioni.

Cambiano le cose”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, ricordando le trasformazioni positive di Barcellona e Londra.

Rammarico per “l’idea che si dà al Paese”

Renzi ha espresso rammarico per “l'idea che si dà al Paese che una grande opportunità come quella delle Olimpiadi non si possa fare perché c'è il rischio che qualcuno rubi. Questo atteggiamento è francamente impressionante. Se noi, come politici, non proviamo a cambiare le cose e ci limitiamo a protestare non andremo da nessuna parte. Quando sono arrivato a Palazzo Chigi, mi hanno detto non fare l'Expo. Abbiamo lavorato con la Procura di Milano, l'Expo è stato un grande successo. I grillini avrebbero avuto otto anni per sistemare Roma.

È come se avessero detto noi ammettiamo che non riusciremo a cambiare le cose”.

“Faccio il tifo per l’Italia”

Discorso chiuso? “Credo di sì, dipenderà formalmente dalla decisione del Consiglio comunale, però penso che se il sindaco ha deciso di dire no evidentemente immagina di avere la sua maggioranza con lei. Nessuno di noi intende fare le Olimpiadi contro l'Amministrazione comunale che deve ospitarle.

Io non faccio polemica con il sindaco di Roma, perché lei ha vinto, io faccio il tifo per l'Italia. Non sono contro gli altri. Quindi se Roma va bene sono contento, se Roma va male mi dispiace. Da quello che mi ricordo, può darsi che ricordi male, in campagna elettorale Virginia Raggi si era impegnata a fare un referendum, però credo che alla fine la titolarità sia del Consiglio comunale e del sindaco.

Se lei decide di far questo non mi sorprende, devo dire un po’ mi amareggia”.

La decisione di Virginia Raggi commentata in tutto il mondo

L’anno scorso il Cio, Comitato olimpico internazionale, aveva ufficializzato le candidature per i Giochi del 2024: Amburgo, Budapest, Los Angeles, Parigi e Roma. La scelta avverrà nel settembre del prossimo anno. Roma, che ha già ospitato le Olimpiadi nel 1960, aveva ipotizzato una candidatura anche per il 2020, poi sfumata per le preoccupazioni del Governo Monti relative ai costi. La notizia del “no” di Virginia Raggi è stata commentata in tutto il mondo, soprattutto nelle altre città direttamente interessate, non solo a Los Angeles e Parigi, anche a Budapest hanno accolto la notizia con una certa sorpresa, ritenendo la candidatura della capitale italiana fra le più imponenti, se non la più forte. Amburgo si è ritirata dopo un referendum, Los Angeles è subentrata dopo il passo indietro di Boston.