Su Rai Tre ieri sera ha esordito un nuovo talk show, "Politics", condotto da Luca Semprini. Tra i personaggi che sono stati invitati per questa prima puntata c'era anche sergio pirozzi, il sindaco della città di amatrice. Pirozzi è stato il primo a lanciare, più che un grido di allarme, un grido di dolore, quella tragica notte del 24 agosto: "Amatrice non c'è più". Semprini dice di aver pensato, in quel momento, che Pirozzi fosse"un pazzo visionario", credendo esagerasse l'entità della situazione. Purtroppo i fatti gli hanno dato ragione; ma forse un po' pazzo, di certo assai visionario, Pirozzi lo è.
Io devo stare con la mia gente
Le prime parole del sindaco sono chiare e adamantine: "Io devo stare con la mia gente, per tenere coesa la comunità". Parole che sembrano quasi suonare di altri tempi, in un mondo come il nostro, sempre più frammentato dagli egoismi e dai particolarismi. Pirozzi ricordache un bravo leader, per prima cosa, deve essere presente:ieri, 6 settembre, è stato il primo giorno dopo il 24 agosto in cui lui si è allontanato dal luogo in cui sorgeva Amatrice. Il sindaco ha ricordato a tutta l'Italia un volto poco noto dell'Italia stessa, ma forse il più vero: quello dei piccoli borghi, dove tutti conoscono tutti, dove il sindaco è solo un cittadino tra gli altri che, con pochissimi mezzi e ancor meno risorse, cerca solo di fare il meglio che può per la gente in mezzo a cui vive, e con la quale vive.
Io devo pensareal futuro
L'intervistatore cerca di mettere in difficoltà il sindaco, gli chiede perché gli edifici non fossero stati messi in sicurezza, specie la scuola. Pirozzi risponde fissandonegli occhi Semprini, dicendo che guardando al passato non si va avanti. Ora quello che serve è guardare al futuro, con coraggio, avendo fiducia nelle istituzioni.
Forse in questo Pirozzi sembra un "visionario": senza fermarsi di fronte alle molte difficoltà che la burocrazia spesso frappone tra il dire e il fare,eche ben conosce, il sindaco si sente investito da un grande compito. Compito che ha condiviso con il Presidente della Repubblica: la sfida per gli uomini delle istituzioni oggi è di scrivere la storia, una storia diversa non solo per Amatrice, ma per tutta l'Italia.
I miei figli vedranno la nuova Amatrice
Amatrice deve rinascere com'era, questo è un obiettivo chiaro per il sindaco Pirozzi, perché la gente ama quel posto e lì vuole tornare, come ripete più volte. Ognuno di noi, affermacon occhi limpidi e senza tentennamenti, vuole lasciare qualcosa che testimoni il passaggio su questa terra: adesso lui e gli uomini del governo hanno questa opportunità. A volte da una morte ci può essere una grande rinascita, conclude. Pazzo e visionario? Di certo un uomo che guarda più lontano, che già in passato ha dimostrato di saper essere molto determinato per raggiungere i suoi obiettivi. E forse, di questi tempi, ce ne vorrebbero di più, di pazzi e visionari così, capaci di vedere un futuro migliore per la propria gente, nonostante tutto.