"Finalmente è finito il Medioevo: ci siamo sempre sentiti una famiglia, ora lo siamo anche per la legge. Ringrazio i miei genitori, che sono stati all'avanguardia e non mi hanno mai fatto sentire malato o diverso, e tutti quelli che ci vogliono bene: ci hanno dato il coraggio di combattere per il nostro amore e per chi si trova nelle nostre condizioni. Vogliamo diritti, non li togliamo a nessuno".
Sono queste le parole pronunciate da Massimo De Luca, attore teatrale quarantaseienne, che qualche giorno fa, grazie alla legge Cirinnà, ha detto "Sì" a Giovanni Costa, autotrasportatore cinquantanovenne di La Spezia.
I due hanno coronato il loro sogno d'amore, unendosi civilmente all'Ufficio Matrimonio degli ex Mulini Meridionali Marzoli di Torre del Greco.A festeggiare la coppia c'erano tantissimi amici e parenti.
Quello tra Massimo e Gianni è il primo matrimonio omosessuale officiato a Torre del Greco. L'importante evento è stato commentato anche dal vicesindaco del Comune campano, Romina Stilo, che ha spiegato: "sono orgogliosa che Massimo e Gianni abbiano potuto coronare il loro sogno e che si sia formata una nuova una famiglia riconosciuta davanti alla legge. Queste sono le pari opportunità che vogliamo garantire a tutti. Ad ottobre abbiamo già prenotate in Comune altre due cerimonie".
La prossima unione civile in calendario nella città campana, vedrà protagoniste due donne, con il primo matrimonio lesbo che verrà celebrato nella città del corallo.
Lo scorso sabato, invece, a San Giorgio a Cremano si sono sposati Giorgio Zinno e il compagno Michele Ferrante. L’unione civile si è tenuta nel parco di Villa Vannucchi.
Giorgio Zinno è stato il primo sindaco d'Italia ad unirsi con il proprio compagno dopo l'entrata in vigore, a giugno, della legge sulle unioni civili. Nella villa del '700 c'erano oltre cinquecento persone per augurare alla giovane coppia tanta felicità.
Ad officiare la cerimonia è intervenuta proprio la principale promotrice della nuova legge, ovvero Monica Cirinnà, da cui la normativa prende il nome. Una favola che dura da ben nove anni, e che si è conclusa come un romanzo rosa, con un lieto fine.