Il Centro-Italia continua a registrare scosse sismiche. Domenica, 30 ottobre 2016, alle ore 07:40, si è verificata una tremenda scossa di magnitudo 6.5 in Umbria, con epicentro situato tra Norcia, Preci e Castel Sant'Angelo sul Nera. Nella serata di domenica, è stata registrata una seconda scossa di magnitudo 4.0, alle ore 19:21.

Il Centro-Italia è in balia del terremoto: riattivato il numero solidale 45500

Lo scorso 26 ottobre 2016, il Centro-Italia è stato colpito da uno sciame sismico che ha registrato 3 scossedi Terremoto significative, con epicentro nella Valnerina (nella Regione Marche): alle ore 19:10 di magnitudo 5.4, alle ore 21:18 di magnitudo 5.9 e alle ore 23:42 di magnitudo 4.6.

Lo sciame sismico dello scorso 26 ottobre 2016 è stato avvertito da tutto il Centro-Italia, inclusa la città di Roma e parte del Sud-Italia (come la città di Napoli). Il sindaco di Ussita, lo scorso mercoledì, ai microfoni di Skytg24 si è lasciato intervistare rivelando: ''Sono crollate molte case, il nostro Paese è finito.''

Il Centro-Italia, nella giornata di domenica 30 ottobre, ha registrato delle nuove scosse: alle ore 07:40 è avvenuta una scossa di magnitudo 6.5 in Umbria, con epicentro tra Norcia, Preci e Castel Sant'Angelo sul Nera. Una seconda scossa, di magnitudo 4.0, è stata registrata alle ore 19:21. La scossa avvenuta alle 07:40, domenica 30 ottobre, è stata percepita in modo significativo in tutto il Centro-Italia, ma anche lungo tutto lo stivale, da Bolzano alla Puglia.

Al confine tra le Marche e l'Umbria, a seguito della scossa avvenuta alle ore 07:40 (la scorsa domenica 30 ottobre), sono stati localizzati circa 200 eventi sismici: alle ore 16:00, sono stati riscontrati altri 15 terremoti di magnitudo compreso tra i valori 4 e 5.La parte alta della frazione di Castelluccio di Norcia è stata completamente rasa al suolo; il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, ha dichiarato: ''Gli sfollati sono, ad oggi, 25.000.'' Domenica 30 ottobre Norcia ha vissuto il drammatico crollo della Basilica di San Benedetto e della Cattedrale di Santa Maria Argentea, che rappresentavano parte integrante del patrimonio artistico e culturale italiano.

Sempre nella giornata di domenica 30 ottobre 2016, è stato riattivato il numero solidale 45500: tramite Tim, Vodafone, Wind, H3G e Poste Mobile, è possibile donare 2 euro, inviando un SMS o effettuando una chiamata al numero 45500.

I fondi raccolti saranno devoluti attraverso la Protezione Civile alle Regioni italiane colpite dall'emergenza sisma.Domenica 30 ottobre 2016, anche la città di Roma ha vissuto momenti di terrore: la gente spaventata dalla scossa, avvertita intorno alle 07:40 (con epicentro a Norcia, nella regione Umbria), è scesa in strada.

La metro è stata temporaneamente interrotta per opportune verifiche. La Basilica di San Paolo è stata chiusa per dovuti controlli a seguito della caduta di cornicioni e apertura di crepe. A Roma, inoltre, restano chiuse anche le scuole.Prosegue, intanto, il lavoro della Protezione Civile e dei soccorritori impegnati nell'emergenza. Al momento, risultano essere 8.000 le persone assistite.

Oltre 900 in Umbria: quasi 400 presso strutture alberghiere nell'area del Trasimeno ed oltre 500 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale.

Terremoto più forte degli ultimi decenni

Il terremoto di magnitudo 6.5, avvenuto nella zona Sud-Est di Norcia, lo scorso 30 ottobre 2016, è stato l'evento sismico più violento in Italia dal 1980, ossia dal terremoto dell'Irpinia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4. La scossa principale dell'Aquila del 2009 fu del 5.8, quella di Umbria e Marche del 1997 del valore 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 pari a quella registrata a Norcia (domenica 30 ottobre) e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.