Ben 45 perquisizioni e 35 arresti: questo il frutto di due diverse operazioni che hanno coinvolto Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Molise, Lazio e Campania. L'ipotesi di reato formulata è sospetta corruzione finalizzata ad ottenere contratti di subappalto.
Esplicativo anche il nome dato all'operazione condotta a Roma: "Amalgama", ovvero un gran mescolamento di interessi e - ovviamente - di soldi. Nella capitale sono scattati i provvedimenti di custodia cautelare per 21 persone, notificati dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma,con la contestazione di una serie di reati che vanno dall'associazione a delinquere alla tentata estorsione, per arrivare allacorruzione per atti contrari ai doveri di ufficio.
Dalla Tav alla Salerno-Reggio Calabria, passando per la "People mover"
Al centro dell'inchiesta sono finiti gli appalti - e i conseguenti subappalti - legati alla realizzazione delle grandi opere: nel mirino sono finiti i lavori per la realizzazione della tratta Tav "Av/Ac - Milano Genova - terzo valico ferroviario dei Giovi", ma anche il sesto Macrolotto della Salerno-Reggio Calabria. Tra gli appalti contestati figurerebbe anche quello relativo alla realizzazione della "People Mover"di Pisa.
Le redini della complessa macchina corruttiva sarebbero tutte nelle mani di due soliuomini, almeno questo è quanto ipotizzano gli inquirenti. Ad ideare e realizzare il tutto sarebbero stati l'ex direttore dei lavori delle tre grandi opere ed il suo socio di fatto, un imprenditore calabrese.
Quest'ultimo sarebbe l'artefice di una lunga serie di intrecci relazionali, che avrebbero coinvolto nell'azione delinquenziale altri 9 soggetti, tra cui alcuni funzionari del Consorzio Collegamenti integrati veloci.
Contratti per 5 milioni di euro e nomi eccellenti tra gli arrestati
A tanto ammonterebbe la cifra ottenuta dai due "soci", ovviamente monetizzata in contratti per lavori, consulenze, commesse e forniture, tutte riconducibili ad aziende in qualche modo legate - direttamente o indirettamente - ad entrambi Tra gli arrestati figura anche Giandomenico Monorchio, imprenditore figlio dell'ex ragioniere generale dello Stato.
A piede libero risulta indagato ancheGiuseppe Lunardi, il cui padre ha ricoperto la carica di Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.
14 arresti anche a Genova
L'operazione parallela condotta dalla Guardia di Finanza di Genova ha sortito effetti paritari: l'inchiesta "Arka di Noe" ha portato in carcere 14 personetra imprenditori e dirigenti di un consorzio, accusati di turbativa d'asta, concussione e corruzione nell'ambito dei lavori di realizzazione del Terzo Valico, per un importo stimato pari a 324 milioni di euro.
Gare d'asta per aggiudicarsi i lavori in parte truccate grazie alla presenza di imprenditori compiacenti, in parte ricondotte sui binari "giusti" con l'ammissione di offerte miracolosamente "ripulite" dai vizi che ne avrebbero determinato l'esclusione.
Escort in cambio di appalti
Tutto ciò, ovviamente, condito da congrue "bustarelle": è stata documentata, infatti, la corresponsione di tangenti all'interno del Consorzio Cociv, di cui fanno parte SaliniImpregilo, Condotte e Civ, attualmente impegnate nella realizzazione dei 6 lotti della Tav Milano-Genova.
Oltre alla classica "bustarella", sembra anche che gli imprenditori, pur di ottenere subappalti, abbiano messo sul piatto della bilancia anche prestazioni con escort di lusso.Un sistema ben oliato che, secondo gli inquirenti, andava avanti da oltre un anno e mezzo.