Si sta stringendo sempre più la morsa intorno ai miliziani dello stato islamico, sia sul fronte siriano che su quello iracheno. In Siria gli sforzi dell'esercito fedele a Bashar Al Assad, sostenuto dai raid dell'aviazione russa, si concentrano nella zona di Aleppo Est, mentre in Iraq le forze curdo-irachene, sostenute dalla coalizione guidata dagli Usa combattono a Mosul, città simbolo dell'Isis poiché è da qui che nel Luglio 2014 Abu Bakr Al Baghdadi proclamò al mondo la nascita dello pseudo califfato.Ed espugnare Mosul non sarà affatto facile: lo stato islamico si è preparato per resistere, anche ai bombardamenti.

I tunnel dell'Isis a Mosul

Gli uomini di Al Baghdadi in alcuni villaggi e cittadine cardine per la difesa del territorio hanno realizzato una fitta rete di tunnel, che collegano le abitazioni a bunker sotterranei. Mediantecunicoli scavati dentro le case i miliziani in caso di attacco aereo possono rapidamente sloggiare, raggiungendo mediante queste anguste gallerie dellestanze sotterranee costruite ad alcuni metri di profondità, al sicuro dalle bombe e da eventuali crolli.

Tunnel e bunker in stile Vietcong

I cunicoli dello stato islamico non hanno niente a che vedere con quelli di Hamas in Palestina, ed usati prevalentemente per il trasporto ed il contrabbando di merci e armi da un territorio all'altro, sfuggendo al controllo delle autorità israeliane.

I cunicoli dell'Isis conducono a vere e proprie stanze dove sono allestiti - pur in modo molto precario - dormitori, cucine, depositi di cibo o armi e persino madrasse. Per fare circolare l'aria all'interno dei tunnel e dei locali sotterranei vengono usati dei ventilatori, impianti di areazione artigianali che risultano ben poco efficaci.

L'aria è rarefatta tuttavia in caso di necessità i bunker hanno un'autonomia di settimane, in certi casi anche mesi.

Le "sorprese" dello Stato Islamico

I bunker dell'Isis complicano la vita all'esercito iracheno e alla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti, permettendo ai miliziani di sfuggire ai bombardamenti. Inoltre i bunker sono un'insidia anche quando vengono abbandonati, in quanto disseminati di ordigni inesplosi pericolosi e con il rischio concretoche prima di essere evacuati vengano piazzatetrappole esplosive per colpire i militari che andranno ad esplorarli.La battaglia di Mosul, che vede in prima linea anche i militari italiani, appare ben lontana dall'essere conclusa rapidamente.