In un altro momento, probabilmente, la notizia sarebbe passata come una normale operazione del governo italiano nel suo ruolo di partner NATO. In questa fase in cui i rapporti tra gli Stati Uniti e la Russia sono ai minimi storici, l'annunciato invio di un contigente militare italiano in Lettonia, al confine con la Russia, suscita più di una perplessità da parte di Mosca che ha duramente contestato la decisione di Roma.

Le accuse di Mosca, la risposta della Farnesina

Le vibrate proteste del governo russo sono arrivate direttamente dal ministero degli esteri.

La portavoce Maria Zakharova ha definito "distruttiva" la politica della NATO. "L'Alleanza Atlatica è impegnata nella costruzione di nuove linee di divisione - è il commento del Cremlino - invece di alimentare solide relazioni di buon vicinato". Il ministro italiano degli esteri, Paolo Gentiloni, onde evitare l'incidente diplomatico ha voluto chiarire che "la nostra non è certamente una politica di aggressione nei confronti di Mosca ma semplicemente di difesa e rassicurazione dei confini dell'Alleanza". A margine di una conferenza congiunta con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, il capo della Farnesina ha evidenziato che "questa decisione non influenza in nessun modo la linea di dialogo con la Russia che l'Italia ha sempre condiviso e proposto in ambito NATO".

Gentiloni ha voluto inoltre aggiungere che quanto predisposto non c'entra assolutamente nulla con le tensioni tra gli Stati Uniti e la Russia in Siria, scaturite dalle critiche dell'Occidente per quello è attualmente il ruolo di Mosca nel conflitto. "Il nostro dialogo con la Russia non è mai stato sospeso".

Gli accordi del vertice di Varsavia

Saranno 140 i militari italiani inviati in Lettonia, allo scopo di rafforzare il contigente canadese già presente sul posto. "Non lo abbiamo deciso noi - ha spiegato il ministro della difesa, Roberta Pinotti - ma si tratta di una mossa concordata durante il vertice NATO che si è tenuto a Varsavia lo scorso mese di luglio. In quella circostanza abbiamo deciso tutti insieme di formare un contigente come parte di un piano per incrementare la presenza dell'Alleanza Atlantica lungo i confini orientali".