Forse un malore. Un colpo di sonno. Non si sa ancora. L’unica certezza, purtroppo, è che il cuore di Marco Todde, 34 anni, di Atzara, all’alba della mattina di ieri, domenica, ha cessato di battere dopo il violento impatto con la rotatoria all’ingresso di Samugheo. L’auto guidata dal giovane si è ribaltata più volte, andando a finire contro la recinzione e il muro di un’abitazione di proprietà di Antioco Peddighe. Per il giovane non c’è stato niente da fare nonostante l’immediato intervento dei medici del 118 che in tutti i modi hanno cercato di tenerlo in vita, purtroppo inutilmente.

All’ingresso del paese di Samugheo, al scorsa notte, sono intervenuti immediatamente i Carabinieri della Stazione di Ruinas e di quella di Mogoro che erano impegnati nei soliti controlli di routine durante la notte. Non si è risucito ancora a capire come l’auto sia passata letteralmente dritta sulla rotatoria che passa sulla Provinciale 33, proprio all’incrocio con la strada 71 che poi collega Samugheo a diversi paesi. Il giovane avrebbe dovuto raggiungere alcuni amici per passare la serata in allegria ma purtroppo non è mai arrivato.

Una scena straziante

I proprietari dell’abitazione su cui si è schiantato il povero Marco Todde sono stati svegliati di soprassalto dal violento boato. E sono stati proprio loro per primi a chiamare i soccorsi.

La scena che si è presentata ai loro occhi era raccapricciante. L’auto che si è ribaltata più volte era ridotta in un ammasso di lamiere fumanti. Dopo aver colpito la rotatoria infatti – almeno secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri – l’auto avrebbe preso il volo aiutata dal guardrail e si sarebbe fermata solo dopo aver sfondato una recinzione ed un muretto.

Il corpo del povero giovane sarà presto affidato ai familiari, dato che non è stata disposta l’autopsia da parte del pubblico ministero che si è occupato del caso.

Un grande lavoratore

Marco Todde viveva ad Atzara con la mamma ed era un ragazzo ben voluto da tutto il paese. Un grande lavoratore che si dedicava alla vigna e ai campi e da poco aveva messo in piedi una sua attività.

Anche il sindaco del paese, Marco Corona, lo ricorda con orgoglio: “Marco era un giovane serio e preparato – assicura ancora commosso il primo cittadino – un lavoratore con i fiocchi che veniva apprezzato da tutti”. Oggi, lunedì, alle sedici saranno celebrati i funerali nella parrocchia di Sant’Antioco. Ad Atzara.