In questo 2016le tensionitra l'Occidentee laRussia di Vladimir Putin sembrano non placarsi. L'ultima preoccupazione della Nato, in ordine di tempo,è ilmassiccio dispiegamento di uomini e armi nella enclave di Kaliningrad.Città portualesovietica incastonata tra Mar Baltico,Polonia e Lettonia, quasi sconosciuta ai cittadini dell'Europa occidentale, si presenta come nuovoscenario di una rinnovata Guerra Fredda. L'italia è firmataria del Trattato Atlantico (Nato), e come taleha sempre contribuito al rafforzamento degliassetti difensivi dei paesi del nord-est dell'Alleanza.

In questo caso inviando uomini ben equipaggiati in Lettonia.

La conferma dei ministri competenti

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, confermano, in una conferenza stampa congiunta con il segretario della Nato Jens Stoltenberg, l'invio di 140 soldati italiani nella zona, dichiarando che"èsolo parte di un contingente simbolico di oltre 4mila uomini messi a disposizione davari paesi firmatari del Patto Atlantico in risposta alle repentine dimostranze russe".L'Italia sarà nazione guida della Task Force di azione ultrarapida, e non a caso schierata sulla frontiera Est. Intanto, il segretario Nato si dice fiducioso: -"Non siamo nella Guerra Fredda, la Nato deve essere in grado di adattarsi e rispondere alle sfide con alto senso di responsabilità.

Non è un atto di aggressione nei confronti della Russia, ma di rassicurazione e difesa dei confini dell'Alleanza".

La reazione di Mosca

Il ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, ribatte piccata ed esterna: "La politica della Nato è distruttiva, l'Italiadovrebbe starsene fuori.L'alleanza è impegnata a costruire ulteriori divisioni in Europa anziché profonde e buone relazioni e -aggiunge- l'Europa mira ad allontanare ancora di più le persone piuttosto che a lottare contro minacce e sfide comuni"-.

Mentre il suo omologo alla Difesa, Igor Konashénkov, rincara la dosee fa intendere che si tratta solo di esercitazioni di routine per il miglioramento combattivo delle truppe e degli armamenti di nuova generazione in risposta alla crescente tensione tra Usa e Russia.