Dopo una vita spesa a combattere la morte, Umberto Veronesi, si è spento nel pomeriggio dell'8 novembre 2016 all’età di 91 anni (li avrebbe compiuti il prossimo 28 novembre), nel suo appartamento di Milano.
Umberto Veronesi, oncologo e ricercatore, ha anche ricoperto il ruolo di Ministro della Sanità dal 2000 al 2001, noto anche per essere stato direttore dell’Istituto Nazionale Tumore di Milano per quasi vent’anni, è stato inoltre un grande attivista per i diritti degli animali. La sua vita, interamente dedicata alla lotta contro il cancro e la prevenzione è stata ricca di successi, un medico che guardava al futuro, aperto e di mentalità elastica si è sempre dichiarato apertamente a favore dell’eutanasia, una delle sue frasi più celebri: “Non mi spaventa la fine, mi spaventa fare una brutta fine!
”.
Nel 2003 aveva costituito la Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze, con l'obiettivo di sostenere la ricerca scientifica contro i tumori a livello nazionale, nel novembre 2010 era stato nominato presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare italiana.
Da molti stimato è stato sicuramente un avanguardista, aveva teorizzato la quadrantectomia, una tecnica di chirurgia della mammella, che aveva una percentuale di sopravvivenza pari alla mastectomia completa, se abbinata alla radioterapia; con un risultato estetico migliore, e quindi con un ridotto impatto psicologico per le pazienti.
Nonostante fosse contrario all’aborto, si era più volte dichiarato a favore dell’introduzione in Italia della pillola RU486 (la pillola del giorno dopo), al fine di offrire una scelta, una possibile alternativa all’aborto in quanto più invasivo.
Umberto Veronesi è stato il medico della speranza: con la sua professionalità, la sua competenza e le sue ricerche ha veramente tenuto in vita le speranze di migliaia di malati di tumore; nella sua lunga carriera ha ricevuto ben 13 lauree honoris causa, nazionali e internazionali, in Medicina, Fisica, Scienze Agrarie Biotecnologie Mediche, e Scienze Pedagogiche; innumerevoli premi tra cui King Faisal International Prize in Arabia Saudita.