Il 13 novembre 2015 Parigi subiva l'attacco terroristico jihadista più terribile e che causò la morte di 130 persone, vittime innocenti della cattiveria umana. Oggi, a distanza di un anno, il Bataclan, famoso teatro e musical hall nel quale morirono 90 giovani ragazzi, ha riaperto i battenti al pubblico con una veste nuova per andare avanti, senza dimenticare quanto accaduto quella notte.

Sting inaugura il nuovo Bataclan

In occasione della riapertura del famoso locale parigino, il direttore ha scelto Sting per dare il via alla serie di concerti che caratterizzeranno la stagione del Bataclan.

Dopo diverse rinunce da parte di numerosi artisti francesi, il cantante britannico ha accolto con piacere quest'occasione: ieri è salito sul palco del Bataclan alle 21 in punto di fronte ad una platea di circa 1500 persone, molte delle quali parenti ed amici delle vittime di quel 13 novembre 2015, e prima di iniziare a suonare e cantare ha esordito con un breve discorso in un francese fluente. Il suo messaggio è stato chiaro: la musica deve aiutare a superare ogni paura e ricordo di quella terribile notte, bisogna onorare i morti e ricominciare a vivere, ma non si potrà e non si deve dimenticare quanto accaduto. Poi il concerto parte con le note profonde e dolci della sua Fragile.

Un sopravvissuto torna in un Bataclan rinnovato nell'aspetto

Ieri, chi ha fatto il suo ingresso nel nuovo Bataclan ha subito avvertito l'odore di vernice fresca e del nuovo mobilio: i proprietari hanno scelto di trasformare il teatro parigino, cambiando mattonelle, pittura, pavimenti e anche il soffitto. Sin dall'ingresso il Bataclan appare più luminoso e allegro e con una nuova scritta in rosso Bataclan, ma chi si trovava lì quella sera del 2015 riconosce ogni singolo angolo del locale.

Tra i tanti, ieri c'era Aurélien Pernin, un cuoco di Versailles che l'anno scorso si trovava lì con un suo amico, Alexandre, ucciso dai colpi di kalashnikov, mentre lui ha trovato la salvezza fingendosi morto per ben 20 minuti. Aurélien ha trascorso i 6 mesi successivi alla tragedia rinchiuso in casa, senza alcun contatto con l'esterno, ma ieri è tornato in quel luogo per ricominciare a vivere, affrontando le sue paure.