Non si arresta l’avanzata del regime di Assad ad #Aleppo: l'esercito ha infatti annunciato di aver preso il controllo del distretto di Sheik Saaed, nel sud della città. Nonostante le smentite dei ribelli, anche l’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione vicina all'opposizione, ha confermato la perdita di almeno due terzi del distretto. Si tratterebbe di un’altra grave sconfitta per i ribelli, che nei giorni scorsi hanno perso tutti i quartieri settentrionali sotto il proprio controllo. In seguito al fallimento dell’offensiva lanciata a fine ottobre con lo scopo di rompere l’assedio, la posizione dei ribelli all’interno di #Aleppo si è fatta disperata.

Nonostante i ripetuti proclami da parte dei leader ribelli di voler resistere fino alla fine, circa 500 miliziani si sarebbero già arresi consegnando le armi all’esercito. Sembra che vari gruppi armati si stiano radunando a ovest della città per lanciare un ultimo disperato tentativo per allentare la morsa dell’esercito. Se anche quest’operazione dovesse fallire, Aleppo potrebbe cadere nel giro di poco tempo.

L’inizio della fine

La caduta definitiva di #Aleppo rappresenterebbe un duro colpo per l’opposizione siriana: senza quella che un tempo era la capitale economica della Siria, i ribelli perderebbero notevole peso in un eventuale tavolo delle trattative. Inoltre, la conquista della città permetterebbe al governo di ridistribuire un considerevole numero di uomini e mezzi su altri fronti.

Oltre ad #Aleppo, nel corso degli ultimi mesi, l’esercito ha compiuto diverse operazioni con lo scopo di eliminare diverse sacche, più o meno grandi, che da anni assorbono un gran numero di reparti nei pressi di Damasco. Dopo la resa di Daarayya ad agosto, in questi giorni l’esercito sta completando l’evacuazione dei miliziani della cosiddetta sacca di Ghouta Ovest, che nei giorni scorsi si sono arresi con la promessa di essere trasferiti incolumi nei territori controllati dai ribelli nella regione di Idlib.

Caos tra i civili

Con l’infuriare della battaglia, si fa sempre più disperata la situazione della popolazione civile, ormai allo stremo. Migliaia di persone stanno fuggendo in queste ore nelle zone controllate del governo. Secondo alcune testimonianze, ci sarebbero stati arresti di massa tra la popolazione maschile, anche se il governo di Damasco ha smentito queste voci.

Difficile verificare al momento dove stia la verità. Fonti dell’opposizione parlano anche di decine di morti, causati dai bombardamenti aerei e dai colpi di artiglieria che colpiscono incessantemente la città: solo nelle ultime 24 ore sarebbero stati uccisi almeno 29 civili.