L'infedeltà coniugale è frequentemente causa di "addebito" nei procedimenti civili di separazione, ovvero il partner infedele perde il diritto ad un eventuale mantenimento, anche nel caso sia economicamente più debole, e all'eredità in caso di morte del coniuge. Ma in alcuni casi il tradimento può configurare anche reato, e quando le circostanze sono tali da ledere l'onorabilità del tradito, questo può esigere un risarcimento del danno. Vediamo qual è l'orientamento della giurisprudenza in questo ambito.

Quando il tradimento può configurare reato

Mentre il "semplice" tradimento coniugale non costituisce reato, quando questo è ripetuto e associato ad altri comportamenti che risultano umilianti o lesivi della dignità del coniuge può venirsi a configurare il reato di maltrattamenti familiari. E quando le circostanze danneggiano l'onore del tradito, per esempio perché la relazione extraconiugale del partner è nota agli amici comuni della coppia, la "vittima" può esigere anche il risarcimento dei danni. E' quanto ha stabilito una recente sentenza della Cassazione, ripresa dal sito laleggepertutti.it.

Il reato di maltrattamenti in famiglia

Per fare scattare il reato di maltrattamenti in famiglia non è necessario che si verifichino violenze e sofferenze fisiche.

Si configura anche quando la condotta è tale da cagionare sofferenze psicologiche e la lesione della propria onorabilità. Nel caso oggetto della sentenza recentemente pubblicata i giudici hanno condannato alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione un marito colpevole di aver tradito ripetutamente la consorte in modo sprezzante e plateale, comportamento accompagnato da offese e azioni che pur senza sfociare in percosse o violenze fisiche hanno provocato sofferenze morali nella coniuge.

Concludendo, il tradimento coniugale a prescindere dalle modalità con le quali viene svolto, è considerato motivo valido per la separazione con addebito, ma quando la condotta del coniuge è tale da provocare deliberatamente sofferenze psicologiche al partner, calpestandone la dignità e l'onore, sconfina nel reato - di rilevanza penale - di maltrattamenti.