Accade negli Stati Uniti. Un tribunale dello Stato dell'Alabama ha condannato a 40 anni di reclusione Jay Maynor, quarantenne americano responsabile dell'uccisione dell'uomo che per ben cinque anni aveva abusato di sua figlia Julia, a partire da quando la bambina aveva solo quattro anni. Gli abusi iniziarono nel 1996 e proseguirono fino al 2001. In relazione a questi fatti il pedofilo Raymond Earl Brook, che all'epoca aveva 40 anni, fu condannato a soli due anni e qualche mese di reclusione, una sentenza indigesta per il padre della piccola Julia, che diversi anni più tardi ha deciso di "farsi giustizia" da solo, impugnando una pistola.

La vendetta 13 anni dopo

Nonostante fossero passati più di 10 anni Maynor evidentemente non era riuscito a superare la vicenda, e nel 2014 ha teso un agguato e ha sparato a Brook, colpendolo a morte. La pena di 40 anni di reclusione comminata dal tribunale riguarda anche l'accusa di tentato omicidio, verso un uomo che assomigliava all'aguzzino della figlia. Evidentemente l'uomo non ha agito in preda ad un raptus, ma ha ben pianificato ed eseguito la sua azione, commettendo quello che gli americani chiamano "omicidio di primo grado", per il quale in alcuni stati americani è prevista persino la condanna a morte.

La figlia non si è mai ripresa dagli abusi

La piccola vittima degli abusi oggi ha 24 anni, e intervistata dopo la condanna ricevuta dal genitore ne assume le difese: "è un padre fantastico, il migliore".

La ragazza si sfoga raccontando gli abusi che ha subito quando era una bambina, e che sono andati avanti per un periodo di cinque anni. Riferisce che ancora oggi, a molti anni di distanza dalle sevizie non si è ancora ripresa, l'immagine di quei terribili momenti gli è rimasta fortemente impressa nella mente, ed i percorsi di psicoterapia alla quale si è sottoposta non hanno sortito i risultati sperati.

Probabilmente i malesseri della ragazza hanno giocato un ruolo importante nel far maturare nella mente del padre il desiderio di uccidere il carnefice della figlia, fino a concretizzarlo.

Uccise il violentatore: ragazza inglese assolta

In Inghilterra ad Aprile di quest'anno ha fatto discutere la sentenza di un giudice che ha assolto dall'accusa di omicidio una ragazza che ha ucciso l'uomo che abusava di lei quando era una bambina.

In questo caso il pedofilo aveva scontato 6 anni di reclusione, ma quando è uscito la vittima si è recata da lui e lo ha freddato. Il giudice giustificò l'omicidio con il senso di ingiustizia provato dalla ragazza per la condanna troppo lieve comminata allo stupratore.