I ricordi tornano al 14 luglio 2014, quando un camion, condotto da un jihadista, si lanciò sulla folla della promenade des Anglais, a Nizza, provocando circa 90 morti. "Siamo in lutto per i morti e ci auguriamo che i tanti feriti possano essere aiutati". Queste le parole di Stefan Streibert, portavoce di Angela Merkel, sulla sua pagina tweeter.
È di poche ore fa l'attentato che ha colpito la folla di tedeschi presso i mercatini di Natale nella Breitscheidplatz, adiacente alla chiesa di Kaiser Guglielmo della Kurfuerstendamm, luogo di Berlino, noto per i suoi negozi.
Un camion con a bordo due uomini, di cui uno morto durante lo schianto, l'altro arrestato, dopo un tentativo di fuga, si è schiantato sulla folla. Pare che il mezzo dovesse scaricare merce dall'Italia a Berlino, per poi tornare a Stettino in Polonia, luogo da dove proveniva. Si ipotizza che l'autista, di origine polacca e ora sotto interrogatorio, sia stato sequestrato e costretto a compiere l'attentato. Il proprietario della ditta di trasporti conferma, dicendo che lo stesso è suo cugino ed è assolutamente lontano da certe idee. Questo è quanto annuncia il Guardian. Sono state provocate, secondo le stime aggiornate a stanotte, 9 vittime e 50 feriti, ma tuttavia, la polizia e le autorità competenti, che hanno suggerito alla popolazione di restare in casa, stanno ancora effettuando gli opportuni controlli.
Il Washington time ed il Sun hanno dichiarato che si tratta di un ennesimo attacco da parte dell'Isis, in base a quanto confermato dalle Forze di Mobilizzazione Popolari irachene, ovvero forze sciite che ancora oggi combattono per liberare Mosul. Il Site, sito specializzato in tale ambito, invece, non lo riconosce come tale.
Mentre le ultime verifiche, e in merito alla salute dei cittadini e in merito alle modalità secondo le quali si sono svolti fatti stanno avendo luogo, l'Unità di Crisi della Farnesina si sta accertato sulle condizioni degli italiani residenti o semplicemente presenti a Berlino in queste ore.