Ieri, 3 dicembre 2016, si è tenuto un convegno a Roseto degli Abruzzi, organizzato dall’associazione "Il Punto", sul tema della prevenzione dei terremoti, la sicurezza delle case e la ricostruzione. All'incontro hanno partecipato gli ingegneri Claudio Di Luzio e Cristiano Cera, e il tecnico esperto di terremoti Giampaolo Giuliani. Il convegno si è basato sulla possibilità di trovare il giusto connubio tra le tecniche di prevenzione dei terremoti, il controllo del patrimonio edilizio, la situazione socio-economica e le nuove tecniche di ricostruzione.

Sicurezza e ricostruzione

Sulla sicurezza e ricostruzione è intervenuto l’ingegnere Claudio Di Luzio, che ha illustrato la situazione del patrimonio edilizio nazionale. Sul nostro territorio sono presenti 73,9 milioni di abitazioni, 35,9 milioni delle quali sono di proprietà delle famiglie, il restante di persone fisiche. Le dimore, in un territorio sismico come il nostro, dovrebbero essere costruite con tutte le tecniche antisismiche. Tuttavia anche se noi italiani siamo stati i primi a studiare queste tecniche, avendo alle spalle anni di esperienza, abbiamo preferito portare la nostra tecnologia all’estero e non utilizzarla sulla nostra penisola, complice anche la difficile situazione socio-economica, che ha portato le famiglie a non investire sulla ristrutturazione antisismica.

L’ingegnere Cristiano Cera, esperto in bioedilizia, ha parlato della folle corsa per la ricostruzione, di un errato connubio tra politica e imprenditoria, e del mancato utilizzo delle tecniche che oggi abbiamo a disposizione.

Giampaolo Giuliani sulla previsione

Sicuramente, il momento più atteso della serata è stato quello relativo all'intervento di Giampaolo Giuliani sulla previsione dei terremoti.

L'esperto ha esordito così: "Ragazzi il vento sta cambiando, il futuro dovrà essere proiettato nel prevedere i terremoti, non nel subirli. Oggi INGV (istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) si limita, con i sismologi, solo a monitorare i terremoti, a darci le misurazioni dopo il Terremoto, ma non sta facendo nulla che ci porti verso una vera e propria previsione dei fenomeni.

Un giorno, spero il più prossimo possibile, insieme alle previsioni del tempo ci dovranno essere le previsioni dei terremoti.

Sono più di 16 anni che studio il fenomeno del gas radon - ha proseguito Giuliani - sono uno dei pochi scienziati a farlo, anche perché è difficile da monitorare. Ho dedicato e sto dedicando la mia vita nel salvare altre vite. Un vecchio detto cita una frase; 'chi salva una vita salva il mondo', io ne ho salvate moltissime. Il 6 aprile del 2009 all’Aquila, con un avviso di garanzia per procurato allarme alle spalle, ho salvato almeno 200 vite, facendo sloggiare di casa tantissime famiglie. Stessa cosa il 30 ottobre, giorno della discussa scossa tra 7.1 e 6.5, ho avvertito il sindaco di Montorio al Vomano per far sloggiare le persone; il sindaco fortunatamente mi ha ascoltato e non abbiamo avuto nessuna vittima".

Piuttosto dura l'opinione di Giuliani nei confronti del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente: "il 5 aprile gli ho mandato un’email, lui non mi ha voluto ascoltare, anzi dopo la mia email ha chiamato l’allora presidente dell’INGV Enzo Boschi, che gli ha consigliato di farmi arrestare. Anche lì avremmo potuto sicuramente salvare più vite. Ma il vento sta cambiando e oggi anche i più scettici mi stanno guardando e mi osservano con un occhio diverso, i fatti parlano per me".