La meningite C e il vaccino sono i due elementi cardine di una storia preoccupante che coinvolge la Toscana. Questa regione, al momento, sta vivendo una situazione piuttosto delicata, anche se bisogna evitare di cadere in facili allarmismi, perché nonostante presenti il numero più alto di casi in Italia, la proporzione con il numero dei residenti è ancora nella norma.
Il problema su cui bisogna riflettere, riguarda i casi di meningite su soggetti che si sono sottoposti alla vaccinazione. Francesco Menichetti, primario di malattie infettive dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, ha rilasciato un'intervista al giornale locale "Il Tirreno", nella quale ha approfondito l'argomento meningite.
Nell'intervista non manca di analizzare il problema dei vaccini che risultano inefficaci.
"Per la meningite bisogna fare di più"
Le parole di Francesco Menichetti, a proposito della meningite, sono chiare. Secondo il medico, quanto fatto fino ad oggi è stato un buon lavoro, ma è ancora troppo poco per sconfiggere la malattia. Da molto tempo l'infettivologo cerca di attirare l'attenzione sull'importanza del vaccino, per far capire alla gente quanto sia importante non solo per se stessi, ma anche per gli altri. L'elemento imprescindibile che ha permesso di sconfiggere molte malattie è la copertura vaccinale, che deve restare sempre al di sopra del 95%. Riguardo ai vaccini in Toscana, Menichetti sostiene che si debba fare molto di più, interrogandosi sul perché siano emerse delle mancanze e, soprattutto, sui motivi per cui il medicinale non sia ancora riuscito ad immunizzare i pazienti.
La meningite e lo studio dei portatori sani
A proposito della meningite, Menichetti ha spiegato che è stato commesso un errore nel non effettuare una ricerca sui portatori sani. Se i medici avessero a disposizione un tampone faringeo di coloro che si sono sottoposti al vaccino, adesso avrebbero un quadro decisamente più completo.
Nella sua intervista a "Il Tirreno", ha detto che i medici aspettano solo il via dalle autorità sanitarie, perché sono già pronti a procedere con i tamponi. Il primario di malattie infettive, infine, ha spiegato che prima di ogni cosa è necessario che la gente comprenda l'importanza della vaccinazione. Negli ultimi anni, infatti, la percentuale di copertura sta calando in maniera preoccupante, aprendo nuovamente la strada a malattie che erano state debellate da decenni.