L’agenzia stampa dell’autoproclamato “Stato Islamico”, Amaq, ha diffuso in queste ore un comunicato nel quale annuncia di aver ripreso il controllo totale della città di palmira. Il governatore della provincia di Homs, Talal al-Barrazi, ha poi confermato la notizia ai microfoni dell’emittente Al Ekhbariya; l’esercito siriano e le milizie alleate si sarebbero ritirate dal centro verso le periferie della città, per espresso ordine del Comando Militare.
Le prime immagini da Palmira
Giovedì 8 dicembre i miliziani fedeli al califfo avevano lanciato un’ offensiva contro le forze regolari dell’esercito siriano poste a difesa della città.
Nel corso della notte di sabato 9 dicembre, le truppe del sedicente “Stato Islamico” hanno attaccato le posizioni governative nella zona orientale della città, sfondando le difese ed entrando nel centro.
Un video diffuso pochi minuti fa da Amaq, mostra le prime immagini della città caduta ancora una volta nelle mani dell’ISIS. Nel filmato un gruppo di miliziani armati corre per le strade deserte di Palmira, mostrando le rovine di edifici colpiti da proiettili e posti di blocco con bandiere dell’esercito regolare siriano. Nelle immagini viene inquadrato anche un check point della coalizione governativa: la natura dell’edificio è confermata da un cartello con su scritto in russo, farsi ed inglese “Zona di controllo”.
Talal al-Barrazi, nella dichiarazione rilasciata all’emittente al-Ekhbariya, ha sostenuto: “Le truppe siriane stanno opponendo una fiera resistenza e infliggendo pesanti perdite ai miliziani dello “Stato Islamico”. Il governatore ha inoltre comunicato che la maggior parte dei civili sono stati evacuati.
Il patrimonio storico di Palmira
L’agenzia russa Ria Novosti aveva dichiarato che la città era ancora sotto il controllo del governo, tuttavia la situazione è precipitata nelle ultime ore. Palmira era stata liberata il 27 marzo dalle truppe siriane con l’ausilio dell’aviazione russa; il patrimonio storico della città è stato pesantemente danneggiato dalla furia iconoclasta dei miliziani. I templi di Baal Shamin, Bel, e l’arco di Trionfo sono stati completamente distrutti. La speranza è che la riconquista condotta del sedicente “Stato Islamico” sia solo temporanea.