Il mese di dicembre è quello dedicato alle feste che riunisce le famiglie italiane, ma non solo. Di consueto, il quotidiano Il Sole 24 ore ogni anno regala un argomento in più su cui argomentare, e sul quale magari prendere spunti e migliorare la Qualità di vita della propria città, della propria provincia. È quanto vanno pensando e divulgando da svariati anni gli abitanti di Aosta, capoluogo dell'omonima regione Val d'Aosta, che per la terza volta si colloca al vertice della speciale classifica stilata dal giornale milanese. Un'indagine a tutto campo che mette a confronto i servizi pubblici offerti alla comunità, ma anche l'impiego, il turismo, la qualità dell'ambiente in generale.

Insomma, un rigido parametro realistico su cui lavorare nell'immediato futuro.

Cresce il divario tra nord e sud

Tutto sembra indicare che il normale scorrere di una mappa geografica sia stato riprodotto quasi fedelmente nella graduatoria in esame. Dall'estremo nord al profondo sud, e zigzagando più volte da est a ovest per toccare anche le zone litorali. E qui abbiamo la prima sorpresa rappresentata dal 14esimo posto di Livorno che, in realtà per qualità dei servizi, ambiente, e welfare è prima in assoluto. Davanti a Milano e Trieste. La provincia toscana meglio piazzata resta Firenze, seguita da Siena. Crescono anche Arezzo e Lucca, mentre le altre scendono, soprattutto Pisa, Prato e Pistoia.

Quindi dopo Aosta si confermano sul podio Milano e Trento, mentre chiudono la classifica le grandi città del meridione d'Italia e in particolare la provincia di Vibo Valentia.

La capitale fuori dalla top ten

Così come il valore del patrimonio immobiliare, disoccupazione giovanile e furti premia Aosta, non lo fa dal punto di vista degli affari, lavoro e innovazione che la vedono al 70esimo posto.

Ma il confronto con la fanalino di coda anche in questi item è sempre abissale.

Diverso è il caso di Roma, che ha un grandissimo patrimonio immobiliare, culturale e turistico ma evidentemente pecca in altri ambiti importanti. Solo 13esima per Roma Capitale, nonostante l'evento del Giubileo.