Nel periodo invernale con gli sbalzi di temperatura ed i vari virus influenzali, è facile anche per chi gode di un buono stato di Salute prendersi un fastidioso malanno di stagione. Come spesso accade però, molte persone prima di rivolgersi al proprio medico di famiglia provano a curarsi con i vecchi rimedi della nonna o con degli accessibili farmaci da banco. A volte però l'autodiagnosi e l'auto prescrizione di medicinali possono rivelarsi molto pericolose, proprio come è successo a Christine, una donna inglese di 45 anni che, per curarsi un banale raffreddore, ha rischiato di morire.
Cosa è successo nel Regno Unito
Da circa un mese la donna soffriva di piccoli malesseri di stagione come mal di testa, mal di gola e raffreddore, così come ha fatto più volte nel corso della sua vita, ha deciso di assumere una pastiglia di ibuprofene ogni tre ore per alleviare i sintomi più fastidiosi. Dopo alcuni giorni però la sua salute non migliorava affatto, anzi si sentiva sempre più debole e soprattutto la cosa che la fece più allarmare fu il visibile cambiamento di odore e di colore nelle proprie feci. Decise di fare una ricerca nel web e dopo aver scoperto che poteva trattarsi di un'emorragia interna prese un appuntamento dal proprio medico curante che, purtroppo, le confermò i suoi dubbi e la fece immediatamente ricoverare.
Le cause dell'emorragia interna
La donna, ovviamente presa dal panico, dice di aver pensato al peggio durante quegli interminabili minuti in cui le venivano effettuati i test necessari per scoprire la causa dell'emorragia. Per fortuna dai risultati delle analisi è emerso che non si trattava né di tumore, né di ulcera, ma bensì di una forte infiammazione causata dall'assunzione di ibuprofene.
Christine se l'è cavata praticamente senza conseguenze e dopo il grande spavento ha giurato che nella sua vita non prenderà mai più dell'ibuprofene, che come tutti gli altri farmaci può avere delle controindicazioni e per questo è sempre meglio consultare un professionista.