E' stata identificata la sesta vittima all'hotel rigopiano. Si tratta di Faye Dame, un 22enne senegalese che aveva trovato in Italia rifugio qualche anno fa. Ufficialmente residente a Torino, era sua consuetudine girare per l'Italia quasi tutto l'anno per cercare lavori, spesso saltuari, che gli garantissero da vivere.
La sua storia
Non ha nessun parente in Italia, vivono infatti tutti sparsi in giro per l'Europa: chi in Francia, chi in Belgio. Altri ancora sono rimasti in Senegal. Quel che è certo è che di lui sapevano in pochi, non era infatti nell'elenco dei dispersi.
Aveva in precedenza già lavorato presso la struttura nel 2015, dopo aver fatto altri saltuari lavori era tornato poco tempo fa a Torino per sistemare i documenti in vista di una probabile assunzione come lavoratore con contratto in quel maledetto resort ai piedi del Gran Sasso in cui è rimasto vittima. E' stato grazie ad un colloquio tra gli investigatori e una coppia tra i sopravvissuti che ha permesso ai soccorritori di inserirlo ufficialmente nell'elenco. Quando è stato trovato il cadavere, intorno alle ore 18, si è potuto anche associare un nome al volto. La console onoraria del Senegal Laura Maria Luisa Morra di Cella, giunta nel capoluogo piemontese ha affermato che "Faye Dame era un rifugiato.
Siamo in contatto con le comunità senegalesi di Torino, stiamo cercando di raccogliere informazioni". La sua famiglia è stata già informata della scomparsa.
Si continua a scavare
Ora dopo ora si affievoliscono sempre di più le speranze per i parenti dei dispersi di trovare vivi i propri cari, mentre sempre più persone sperano in qualche miracolo che permetta ai soccorritori di trovare altri superstiti vivi, prima che la neve, il freddo, la mancanza di acqua e cibo rendano impossibile la sopravvivenza dei membri dello staff e dei turisti residenti all'albergo.
Si continua a scavare, con la speranza che diminiusca il numero dei dispersi (qui l'elenco) e non aumenti al contempo il numero dei morti. Proseguono anche le inchieste delle procure, con novità che trapelano ora dopo ora. Rigopiano, un disastro senza fine apparente.