Sale ancora oggi, 22 gennaio, il bilancio delle vittime della tragedia del Rigopiano, l'hotel a Farindola sul Gran Sasso spazzato via mercoledì da una valanga potente, secondo quanto riferito dai carabinieri forestali del servizio Meteomont, quanto 11 mila tir in corsa a 100 km orari. Il corpo recuperato è quello di un uomo ed è finora la sesta vittima accertata.

Mentre qualche ora fa è stato individuato un altro disperso della valanga, un senegalese lavoratore dell'albergo. Dovrebbe trattarsi di Faye Dame, alto circa un metro e ottanta, di circa 30 anni.

Il bilancio dei dispersi sale dunque a 24 persone. Intanto si viene a sapere che le autorità competenti erano a conoscenza fin dal mattino del giorno della valanga che la situazione all'hotel rigopiano era preoccupante e che la direzione della struttura aveva chiesto il loro intervento.

L’Amministratore unico dell' Hotel Rigopiano, Bruno Di Tommaso, aveva infatti mandato una mail al Prefetto di Pescara, al presidente della Provincia, Polizia Provinciale e al sindaco di Farindola, informandoli che la situazione dell’albergo era preoccupante e chiedendo il loro aiuto. Nella email si legge che nella contrada di Rigopiano c'erano circa 2 metri di neve e che le riserve di carburante del gruppo elettrogeno dell’albergo sarebbero bastate solo fino al giorno successivo.

Si legge inoltre che i telefoni erano fuori servizio, i clienti erano terrorizzati per le scosse di Terremoto e volevano lasciare immediatamente l'albergo, ma non potevano farlo, poichè le strade erano ostruite dalla neve.

Prosegue intanto senza sosta l'opera dei soccorritori nella speranza di trovare altri superstiti della terribile valanga del Rigopiano.

"Abbiamo ancora speranza di trovare persone vive" ha detto Luca Cari, responsabile comunicazione dei vigili del fuoco. Pensiero condiviso da Luca Verna, direttore dei soccorsi dei vigili del fuoco: “Il fatto che non si sentono voci non vuol dire che sotto l'accumulo di neve e detriti qualcuno degli occupanti dell'albergo non sia riuscito a mettersi in salvo”. Una speranza che in queste ore tutti gli italiani si augurano si tramuti in realtà.