Da oggi potranno procedere a rilievi segnaletici o fotografici, come ispezionare oggetti in possesso a chi evade. Potranno richiedere l’intervento di Carabinieri e Polizia, e richiedere un secondo documento per verificare la congruenza dei dati, come una tessera sanitaria. Sono venticinque i dipendenti Ctm che hanno giurato ieri mattina di fronte alla Vice Sindaca Luisanna Marras, nonché Assessora ai Trasporti del Comune di Cagliari, diventando dal momento Ufficiali di Polizia Amministrativa. Tanti si chiederanno che differenza fa, visto che il controllore era già un Pubblico Ufficiale.

Cosa cambia

Alla vista non ci saranno grandi stravolgimenti. Il controllore, per come il cagliaritano è abituato a vederlo, è il signore baffuto sulla cinquantina, sempre in divisa ben stirata, un giubbotto blu e la temibile borsetta di pelle nera, con il blocco delle multe pronto a venir fuori. Continueranno ad essere così, niente grandi divise, niente luccicanti e soprattutto nessuna pistola. Semplicemente avranno un tesserino di riconoscimento e sulla giacca un distintivo con un numero di matricola, che attesta il grado superiore rispetto ai colleghi. Questo anche perché il loro é frutto di un corso di formazione pratico e teorico sostenuto prima del giuramento, per poterli abilitare alla carica.

Rifiutare di esibire il documento su richiesta del verificatore costituisce reato, così come dare un falso nominativo o attribuirsi identità d’altri. Se poi si prova a scappare la situazione diventa ben più grave.

Le parole di Roberto Murru e lo strappo alla regola

Secondo il presidente dell’ azienda di trasporti cagliaritana Roberto Murru i dati erano preoccupanti.

L’evasione del costo della tratta è una piaga insostenibile, e non permette che l’Azienda riesca a garantire il servizio di qualità come la gente gradirebbe. Una frase in particolare vale tutto il discorso quando dice: “L’Azienda è chiamata a contrastare fortemente il fenomeno anche per una questione di equità e rispetto verso chi regolarmente è onesto”.

Regole dedicate agli abbonati fino a marzo: la mancata convalida successiva alla prima non porterà a ricevere una sanzione mentre, come da regolamento, verrà sanzionato chi non esponga l’abbonamento per mancanza e chiunque sia provvisto di un titolo di viaggio irregolare. Multe salate, dai 53 euro per chi rimedia subito sino ai 196 euro per chi di pagare entro sessanta giorni non ne vuol proprio sapere.