Le indagini proseguono intorno alla vicenda a luci rosse di Don Andrea Contin. Il prete di padova, accusato di violenza privata e favoreggiamento alla prostituzione, secondo le testimonianze avrebbe coinvolto altri religiosi all'interno dei suoi incontri sessuali. L'indagine, iniziata con la testimonianza di una donna, è arrivata oramai a coinvolgere sei vittime della lussuria del prete coinvolto. Le parrocchiane affermano sì la relazione avvenuta con il prete, ma ora la questione più importante per gli inquirenti è dimostrare che gli uomini coinvolti nelle orge organizzate dal sacerdote di San Lazzaro fossero altri preti.

I filmati

Don Andrea Contin sarebbe quindi coinvolto in un vero e proprio giro di prostituzione a danno delle parrocchiane di San Lazzaro. Le donne sarebbero state vendute in cambio di denaro ad altri preti, si ipotizza. Don Andrea avrebbe filmato le orge organizzate con gli altri religiosi. Questo materiale, rinvenuto all'interno di chiavette usb e dvd nascoste all'interno della canonica di San Lazzaro, è ora materiale di indagine per i carabinieri capeggiati dal maresciallo Alberto di Cunzolo il quale, sequestrati i compromettenti video, li sta ora esaminando per individuare non tanto i sacerdoti coinvolti, ma per scoprire se quelle telecamere siano testimoni anche dello scambio di denaro avvenuto fra i preti.

Le dichiarazioni delle donne alle forze dell'ordine padovane sarebbe attendibili, visti i precedenti di Don Andrea. Manca però la prova, il riscontro, la dimostrazione innegabile che il religioso abbia effettivamente venduto il corpo delle vittime ad altri sacerdoti. Il sostituto procuratore Roberto Piccione conduce quindi l'indagine iniziata il 22 dicembre, quando la testimonianza di una prima donna aveva fatto scoprire agli inquirenti falli in plastica, guinzagli, frustini e manette all'interno della canonica padovana.

Il materiale video, contenuto in chiavette usb, dvd e vhs intitolate con i nomi dei papi, è ora disposizione degli inquirenti i quali devono tener conto anche del lato politico dell'inchiesta, considerando l'autonomia della Chiesa e i Patti Lateranensi stretti tra Vaticano e Stato tempo fa. Le indagini quindi proseguono e, si confida, siano in grado di dimostrare inequivocabilmente che Don Andrea Contin, il prete di Padova, si sia lasciato totalmente coinvolgere all'interno dei piacere terreni a lui vietati, andando contro il suo credo e creando una vera e propria confraternita lussuriosa presso la chiesa di San Lazzaro.