Che stesse studiando da Jackie Kennedy l'aveva detto lei stessa. Subito dopo l'elezione presidenziale del marito, Donald Trump, Melania, ex modella slovena, fin da subito ribattezzata la first lady silenziosa, l'aveva annunciato al mondo in una delle rare interviste concesse, di voler essere o diventare in fretta una prima donna in stile Jackie Kennedy: sobria, elegante, riservata, un'icona di stile. E in linea con questi intenti programmatici, ha scelto per il giorno storico dell'inauguration day, giornata del giuramento e dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, un abito azzurro pastello in cachemire coordinato con bolero e collo sciallato disegnato per lei dallo stilista Ralph Lauren, che ha detto subito sì a vestire la nuova inquilina della Casa Bianca, a differenza di colleghi che per le idee del marito si sono rifiutati di disegnarle un abito inscenando una guerra ben poco elegante.

Il sogno americano rivive nell'abito classico e discreto di Melania

La mise elegantissima scelta dalla statuaria Melania non a caso ricordava un tailleur simile, di una palette più virata sul color azzurro polvere, indossato da Jackie, moglie di John Fitzgerald Kennedy, in una cerimonia del 1961. Somiglianza subito rilevata sui social e che ha suscitato consensi. L'abito di Jackie all'epoca era di Oleg Cassini, ma la first lady era famosa per la classica eleganza, l'amore per l'alta sartoria e infatti si affidò anche a Chanel, Givency e Dior all'arrivo alla Casa Bianca.

Capelli raccolti in uno chignon, orecchini di brillanti unico gioiello indossato, guanti di camoscio in tonalità appena un po' più chiara, come le scarpe decolletè della stessa tinta e anche la pochette, Melania ha superato brillantemente la prova generale da novella Jackie Kennedy accanto a Donald Trump neo presidente Usa, il 45 esimo in cappotto e cravatta rossa forse troppo lunga.

In azzurro anche la scatola Tiffany dono per Michelle Obama. Anche il figlio di Melania e Donald, l'adolescente Barron William era vestito Ralph Lauren junior.

Completamente differente il look della first lady uscente, Michelle, friendly e accogliente: indossava un abito di taglio classico in bordeaux con maniche corte, corpetto aderente e cinturino a sottolineare la vita e slanciare i fianchi, gonna a ruota, ai piedi decolletè nero.

Mentre Barack era in abito scuro e cravatta azzurra. In bianco con giacca asimmetrica Ivanka Trump, figlia preferita del presidente. Indossava un cappottino bianco anche Hillary Clinton e sotto un tailleur pantalone d'ordinanza, di simili ne aveva già indossati in campagna elettorale, nei toni dello champagne, ancora a firma Ralph Lauren, stilista politically correct e 'bipartitico'.

Diinamica e rassicurante, con nuovo taglio di capelli, Hillary è apparsa in gran forma dopo la batosta elettorale. Una curiosità: Kellyana Colloway addetta stampa di Trump, ha scelto un abito divisa con i colori della bandiera americana tra l'ironico e il patriottico con cappottino di Gucci. Ovvero, come non passare inosservata e far parlare di sé.

Gran finale

Per il gran ballo, invece, Melania, classe 1970, terza moglie di Trump, ha indossato un abito Chanel disegnato da Karl Lagerfeld arrivato appositamente a Washington con aereo privato per gli ultimi ritocchi. Jackie Kennedy nel 1961 per il gran ballo aveva indossato un abito bianco con mantello e guanti che lei stessa aveva creato. Ultimamente Melania ha cominciato a vestire con tubini chiari cappotti in tinta gonne longuette e niente scollature. Come una vera first lady 'conservative' contemporanea sobria e rassicurante che non disdegna l'intramontabile esempio della democratica Jackie.