Non uno ma ben due stilisti al 'servizio' del Paese. Se l'abito fa la first lady, a dispetto di polemiche e gran rifiuti di altri colleghi, sono ben due, non uno solo, i creatori di moda che cureranno il look di Melania oggi, gran giorno dell'insediamento del marito e neo presidente Usa, l'arci repubblicano Donald Trump alla Casa Bianca. I sarti al servizio di Melania sono Karl Lagerfeld e Ralph Lauren che è il primo look maker americano a vestire una first lady. E se lo dice il Wwd (Women’s Wear Daily), il magazine considerato la 'Bibbia' della moda, non abbiamo motivo di dubitarne.

Cureranno loro gli abiti che la neo first lady, che ha dichiarato di voler essere una prima donna tradizionale, discreta e raffinata come Jackie Kennedy, indosserà in occasione della cerimonia del giuramento del marito prima, e del ballo inaugurale poi. Anche se, a dispetto di altri colleghi riluttanti per protesta contro la vittoria del marito e incompatibilità ideologica, si era detto disponibile a vestirla anche Giorgio Amani. Mentre secondo le indiscrizioni Donald vestirà un completo dell'italianissimo marchio Brioni.

Ralph Lauren, stilista politically correct diviso tra Hillary e Melania

Tra gli stilisti, l'americano Ralph Lauren, un colpo al cerchio e uno alla botte, si distingue per un comportamento 'politically correct': infatti Lauren aveva pubblicamente sostenuto la candidatura presidenziale della democratica Hillary Clinton disegnando i suoi abiti, in particolare i famosi tailleur-pantalone che l'ex segretario di Stato ha indossato durante la campagna elettorale.

E ora, facendo un atto di bipartitismo, senza problemi lo stilista cambia 'casacca', è il caso di dire, e veste la signora Trump.

A onor del vero, l'ex modella slovena, già in passato ha sfoggiato sue creazioni, come in occasione del terzo dibattito presidenziale quando scelse una jumpsuit, una tuta intera nera, o alla serata del risultato elettorale quando indossò una tuta monospalla di colore bianco.

A Capodanno inveceaveva indossato un tubino Dolce e Gabbana. Non trapelano indiscrezioni sul colore degli abiti che Melania, che vuole essere un'icona di stile, indosserà oggi e non si sa se Karl Lagerfeld avrà disegnato per lei una 'mise' da creativo della casa di moda Chanel o per conto di Fendi con cui pure collabora il designer tedesco, marchio anche già sfoggiato da Melania alla Convention repubblicana.

Inauguration day, la grande vetrina per gli stilisti

L'inauguration day è una grande vetrina per gli stilisti già affermati e l'occasione di conquistare notorietà per gli emergenti. Pensate che nel 2009 furono quasi 38 milioni gli americani incollati davanti alla tv per seguire l'insediamento alla Casa Bianca di Barac Obama. In quel'occasione l'ex first lady Michelle, si presentò al mondo vestita di giallo con un abito disegnato per lei da Isabel Toledo, una sconosciuta designer che di colpo si trovò catupultata nell'Olimpo della moda.

Malgrado questa opportunità di fama, successo e affari, ci sono stilisti quali Sophie Theallet, una delle primi fautrici del 'boicottaggio' anti-Trump,Tom Ford, Marc Jacobs, Derek Lam e Philip Lim e Humberto Leon di Kenzo che hanno pubblicamente dichiarato che non vestiranno né oggi né mai la neo first lady a causa delle idee politiche del marito non compatibili con i loro principi. Mai dire mai...