Momenti di terrore nel distretto di Bayrakli a Smirne, davanti al palazzo di giustizia, dove un numero imprecisato di terroristi, sembra tre, ha attaccato l’edificio utilizzando un’autobomba. Nell’esplosione hanno perso la vita un poliziotto e un dipendente del tribunale. Due terroristi sono invece rimasti uccisi nel successivo scontro a fuoco con le forze dell’ordine. Un terzo terrorista risulta essere in fuga. Secondo fonti governative turche l’attacco potrebbe essere riconducibile al pkk curdo, gli investigatori avrebbero riconosciuto il modus operandi.
Il numero delle vittime è stato invece confermato da Erol Ayyildiz, governatore di Smirne, che ha parlato anche di 6 o 7 feriti, subito trasportati negli ospedali più vicini. L’autobomba sarebbe esplosa di fronte all’ingresso del tribunale riservato a procuratori e giudici.
Caccia al terzo uomo
Dopo l’attacco e lo scontro a fuoco è iniziata la caccia al terzo uomo facente parte del commando. La polizia ha anche diffuso un primo identikit che, seppur in modo sommario delinea un profilo del sospetto in fuga che indossava un cappello chiaro e un cappotto lungo scuro. L’uomo è di statura media non superiore al metro e settanta. Nella città di Smirne, proprio in queste ore si stava svolgendo una grande attività di polizia che, dopo l’attentato di capodanno nel night club Reina di Istanbul, dove 39 persone hanno perso la vita e 65 sono rimaste ferite, aveva operato decine di fermi nei confronti di persone sospettate di avere forti legami con il terrorista autore della strage che al momento risulta ancora latitante.
Proprio a Smirne infatti la polizia turca aveva concentrato le indagini e in particolare gli uomini dell’antiterrorismo avevano fatto un blitz che aveva portato all’arresto di 40 persone, in maggioranza straniere e provenienti dalla parte centrale dell’Asia. Nelle operazioni erano stati operati anche sequestri di vari documenti falsi e materiale bellico. Secondo fonti governative gli attentatori del tribunale di Smirne erano armati anche con bombe a mano.