Mercoledì 18 gennaio, alle ore 17:40, la prima telefonata ai centralini del 118 da parte di Giampiero Parete che chiedeva un intervento urgente all'hotel Rigopiano, situato nell'omonima località all'interno del comune di Farindola (PE). La macchina dei soccorsi si è subito mobilitata; numerose squadre di soccorso sono partite da Pescara, capoluogo di provincia ma a 8 kilometri dall'arrivo la colonna dei mezzi di soccorso è stata bloccata dalla grande massa di neve che bloccava la carreggiata della provinciale che da Farindola porta alla frazione di Rigopiano.
Una squadra di 4 soccorritori di Guardia di Finanza e Soccorso Alpino, equipaggiati di sci, racchette da neve e pelli di foca è riuscita a raggiungere il canalone dove si trova l'albergo, completamente spazzato via dalla violenza della neve, solo attorno alle prime ore di Giovedì. Le ricerche continue e senza sosta di Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino e Guardia di Finanza hanno permesso di estrarre dal cumulo di macerie e calcinacci mischiati con la neve, 10 persone, di cui quattro bambini. “Coloro che si trovavano sotto le macerie della struttura alberghiera sono state protette dal solaio della cucina e fortunatamente avevano un po' di viveri a disposizione e la possibilità di riscaldarsi con il calore prodotto da un piccolo fuoco” ha dichiarato un soccorritore delle Fiamme Gialle.
Restano ancora sotto la neve circa 20 persone: 9 ospiti e 11 dipendenti. Le vittime accertate sono due.
La Procura della Repubblica di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo per accertare cause ed eventuali negligenze. Secondi fonti attendibili nel luogo in cui sorgeva il resort non vi era elevato rischio di valanghe, ma la neve fresca e non ancora compatta caduta negli ultimi giorni, complici le numerose scosse sismiche di magnitudo 5 hanno provocato la slavina, con un fronte di 300 metri che, dopo essersi staccata dalla parete rocciosa della montagna, ha travolto tutto ciò che si trovava sul suo percorso.
Nel Centro Italia, martoriato e dilaniato dal terremoto, si sono purtroppo aggiunte le numerose e abbondanti nevicate degli ultimi giorni che oltre a provocar tragedie di questo tipo, sono responsabili dei frequenti disagi alla viabilità ordinaria, rendendo quindi ancora più complicato il funzionamento della macchina dei soccorsi.