Continua l'allarme terrorismo in tutto il mondo. Tra domenica 29 e lunedì 30 gennaio ci sono stati due attacchi tra Istanbul e Québec City. Tuttavia, per quanto riguarda la Turchia, già spesso colpita recentemente da attacchi legati al terrorismo internazionale, fonti vicine alla Polizia parlano di una pista del tutto diversa.
La notizia è arrivata nel primo pomeriggio italiano: un uomo ha fatto irruzione in un ristorante nel distretto Beykoz, provocando almeno un morto e due feriti. Non ci sono aggiornamenti certi riguardanti le dinamiche e gli obiettivi dell'attentatore, ma le forze dell'ordine turche parlano di moventi personali: l'uomo armato ha cercato di colpire un cliente del ristorante ferendone anche altri; stando alle ultime che arrivano dalla Turchia è da escludere la pista che condurrebbe all'ennesimo attentato legato al terrorismo internazionale.
La situazione in Canada
Completamente diversa, in tutti i sensi, è la situazione che si è verificata in Canada. A Québec City, alle 20.00, ora locale di domenica 29 gennaio, due uomini armati hanno fatto irruzione in una moschea, il Centro Culturale Islamico, durante l'orario di preghiera. Alla celebrazione erano presenti più di 50 persone: il bilancio è di 6 vittime, tra i 35 e i 70 anni, e 8 feriti, alcuni dei quali sono in gravi condizioni.
La polizia ha arrestato i due uomini responsabili della strage e ha fatto sapere che non ci sono altri sospetti in fuga. In questo caso l'ipotesi di terrorismo è purtroppo doverosa e probabilmente incontrovertibile. La moschea, infatti, era stata già oggetto di minacce e segnali atti ad intimorire i fedeli.
Lo scorso giugno, di fronte all'edificio, era stata ritrovata una testa di maiale, un chiaro ed inquietante messaggio rivolto ai musulmani che frequentano il luogo.
Proprio nelle ultime ore la CBC ha fatto sapere che i due uomini arrestati in seguito alla sparatoria sono Alexandre Bissonette e Mohamed Khadir. Non si è fatta attendere la reazione del primo ministro canadese Justin Trudeau che ha parlato di "attacco terroristico" dichiarando: "Condanniamo questo attacco terroristico contro i musulmani in un centro di culto e rifugio".
Un evento che senz'altro stona, o fa da eco, a ciò che sta succedendo qualche chilometro più a sud del Canada, dove la decisione di Donald Trump di sospendere per quattro mesi i visti dei rifugiati negli States continua a suscitare polemiche e disordini.