C'è un serio allarme terrorismo per il giorno dell'epifania, in Italia. La segnalazione molto circostanziata è arrivata alle autorità italiane dal Mossad, il servizio segreto israeliano, a giudizio del quale piccoli droni capaci di sfuggire alle rilevazioni dei radar e modificati in modo da poter trasportare esplosivo potrebbero essere introdotti nel nostro paese via mare. A ottobre era stata segnalata la presenza di due cellule operative in Puglia arrivate su alcune imbarcazioni; in questi mesi si è cercato di individuare quelli che potrebbero essere la rete di fiancheggiatori incaricata di portare il singolo incaricato di azionare l'esplosivo trasportato dai droni.
Terrorismo: l'attenzione del governo
Il C.A.S.A (Comitato di analisi strategica antiterrorismo) presieduto dal ministro degli Interni Marco Minniti si è riunito il 2 gennaio e l'ipotesi dell'uso di esplosivo in un attentato è stata messa in relazione con un misterioso furto di due taxi, rubati insieme nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Porta di Roma a metà dicembre: una Fiat Punto e una Tipo; un taxi crea meno sospetti di un’auto normale e può entrare anche nel centro storico della città, da qui la preoccupazione degli inquirenti. Queste due vetture sparite nel nulla costituiscono un ulteriore rischio.
Terrorismo: Roma come obiettivo
Roma è considerata fortemente a rischio perché la nuova rivista dell’Isis si intitola Rumiyah (Roma in arabo classico) e molte volte il termine è stato utilizzato con illustrazioni della piazza e della Cupola di San Pietro, inoltre nel discorso del successore di Abu Mus’ab al-Zarqawi è presente la seguente esortazione : "O mujahidin, per Allah, non ci fermeremo nel nostro jihad se non sotto gli ulivi di Rumiyah (Roma)".
Nelle scorse settimane era stato ucciso nei pressi di MIlano l'autore degli attacchi ai mercatini di Natale di Berlino da parte di due agenti della polizia; le indagini hanno evidenziato il fatto che il terrorista abbia potuto fare affidamento su appoggi, circostanza, questa, che dimostra il fatto che l'Italia è un luogo privilegiato per preparare attentati nel resto d'Europa; ora c'è il pericolo di un attacco all'interno dei suoi confini.