L'eccezionale nevicata a Instabul sta mettendo a dura prova molti settori. Questa ondata di maltempo sta creando problemi soprattutto per quanto riguarda i trasporti: a causa delle copiose nevicate, molte strade risultano bloccate e, inoltre, sono stati cancellati centinaia di voli. Anche le scuole ed altri uffici pubblici sono rimasti chiusi.

In particolare, 500 connazionali stanno vivendo una vera e propria Odissea: da 4 giorni si trovano bloccati all'Aeroporto di Istanbul. Sul sito della Farnesina "Viaggiare sicuri", si legge che le forti nevicate che stanno interessando Istanbul, hanno già provocato molti disagi per il trasporto aereo: "Si raccomanda ai connazionali di monitorare l'evoluzione della situazione sui media e di verificare l'operatività degli scali aeroportuali dei collegamenti aerei con la propria compagnia prima di mettersi in viaggio".

Gli aeroporti delle principali città risultano, quindi, del tutto inagibili a causa della copiosa nevicata che da tre giorni sta interessando la Turchia. Basti pensare che solo nella giornata di oggi, la compagnia Turkish Airlines ha disposto la cancellazione di 227 voli, sia interni che internazionali, dagli scali di Ataturk e e Sabiha Gokcen.

Intanto l'ambasciata italiana ad Ankara, assieme al consolato generale di Istanbul e al consolato di Smirne, sta monitorando attentamente l'evolversi della situazione, che sarebbe in via di risoluzione grazie al miglioramento delle condizioni climatiche.

Un'avvocatessa italiana racconta i disagi e i pericoli

Un'avvocatessa toscana, rimasta bloccata assieme agli altri connazionali, ha fornito all'Agi una testimonianza diretta della situazione.

Il legale ha affermato che c'è molta apprensione perché, nello scorso giugno, all'aeroporto di Istanbul si è verificato un attacco terroristico con decine di morti. La testimone ha insistito nel ricordare che: "La Turchia è il luogo di attentati e proprio in questo aeroporto, non molto tempo fa, dei terroristi hanno compiuto un massacro di pendolari come noi che aspettavano di poter partire".