Nei giorni scorsi, al Viminale, il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha ricevuto Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni unite per i rifugiati. Durante il colloquio, attenzioni puntate su diversi temi, dalla collaborazione tra Governo e Unhcr al notevole flusso di migranti via mare. Si è parlato anche dell'importante ruolo dell’Italia in un'emergenza così grande. Un impegno costante. Riferimento al massiccio numero di vite umane strappate alla morte e alla gestione del fenomeno nel contesto europeo. L'talia è il Paese di primo ingresso, quindi esposto costantemente alla pressione dei flussi.

Riconosciuta pure l'opportunità di un considerevole potenziamento della partnership con l’Unhcr, per progetti da portare a termine nella zona del Nord Africa.

Impegno in prima linea dal 1950

Istituita dopo la Seconda guerra mondiale, nel dicembre del 1950, l’Unhcr è la principale organizzazione impegnata a tutelare i diritti riguardanti milioni di rifugiati. Lavora in centoventisette Paesi, occupandosi di oltre sessanta milioni di persone. Le sono stati assegnati due premi Nobel per la pace, inel 1954 e nel 1981. Fornisce cibo, acqua e assistenza. Lo staff dell’Agenzia conta circa diecimila unità. Sul campo, operano uffici regionali e locali, filiali e sedi secondarie. Dal 2016, Filippo Grandi, milanese, laureato in Storia moderna e filosofia, è il primo italiano a ricoprire l'incarico. È stato eletto dall’Assemblea generale delle Nazioni unite con un mandato di cinque anni, fino al 2020. In precedenza, Grandi aveva lavorato nell'ambito della cooperazione internazionale.