La gemania ha accolto un milione di migranti, ma ora, nonostante il Paese sia stato recentemente classificato come il primo al mondo per produzione ed export, ha deciso di invitare i richiedenti asilo, ed altre categorie di migranti presenti sul territorio, a lasciare la Nazione, concedendo loro incentivi per ritornare nel loro Paese.

Gli incentivi

Un ricco programma di incentivi, ben 40 milioni di euro, per convincere i richiedenti asilo a lasciare volontariamente la Germania. Secondo quanto riporta la Stampa, sono state stabilite diverse categorie di migranti, ad ognuna delle quali è stata associata una cifra esatta da corrispondere al singolo richiedente che ne faccia parte.

1200 euro andranno ai richiedenti che ritireranno la loro richiesta di asilo ed andranno via dal Paese; chi ha visto respinta la domanda d'asilo, e deciderà di non presentare ricorso, lasciando il Paese entro i termini stabiliti, riceverà 800 euro; la stessa cifra anche per chi dovrebbe lasciare il Paese ma per varie ragioni, quali motivi di salute, si trova sul territorio tedesco. Incentivo extra di 500 euro per le famiglie di almeno quattro persone. Per quanto riguarda i minori che abbiano superato i 12 anni, ma sprovvisti di mezzi finanziari, potranno percepire 1200 euro, i bambini di età inferiore ai 12 anni riceveranno la metà. La Germania si dice, comunque, pronta ad accogliere altri migranti, ma precisa che l'integrazione sarà lenta.

L'immigrazione qualificata della Germania

Nel 2015 la Germania ha accolto circa un milione di migranti, molti dei quali siriani; la stessa Merkel ha invitato i rifugiati siriani a raggiungere la Germania e a fare richiesta di asilo. Il Paese ha una delle legislazioni più permissive per l'immigrazione e l'accoglienza di lavoratori molto qualificati.

E così, i tanti profughi laureati e specializzati (il sistema d'istruzione siriano era uno dei migliori al mondo) hanno permesso alla Germania di coprire posti vacanti con professionisti di alto livello. L'obiettivo del Governo è stato ed è quello di facilitare l'immigrazione qualificata ed accademica, velocizzando le procedure per il riconoscimento dei titoli di studio e per il rilascio di visti per motivi di lavoro.