Ecco una notizia che non si vorrebbe mai riproporre, madre terra però la pensa diversamente. Nella notte fra giovedì e venerdì sono state registrate nuove scosse di terremoto, alcune di forte entità, nel martoriato centro Italia. L'area del territorio particolarmente interessata si trova fra Marche e Umbria, l'epicentro in provincia di Macerata, l'ipocentro a 6 km di profondità.
Le scosse e lo sciame sismico
Un susseguirsi di scosse è stato percepito nelle città di Foligno, Terni, Fabriano, Perugia, Siena, Macerata, Ancona, Pesaro, Rieti, Roma. Il primo sussulto tellurico è stato quantificato in magnitudo 4, i successivi scossoni tellurici non si sono mai discostati dal 3.
In tutto sono state segnalate dai sismologi almeno 26 scosse, mai comunque di intensità inferiore a 2.
Le ore del sisma
L'orario è quello a cui ormai siamo abituati, la notte, quando le reazioni vengono controllate con maggiore difficoltà, quando l'angoscia prende il posto del raziocinio. Dalle 3 in poi gli scossoni hanno fatto tremare strutture e abitazioni, fortunatamente senza provocare, almeno da una prima valutazione, danni di particolare rilievo.
Reazioni e controlli
Le reazioni immediate sono quelle naturali in una situazione ormai in continua emergenza. Non fa notizia il riversarsi in strada dei cittadini di Camerino, paesino a 60 km da Assisi, basti pensare che le scosse sono state percepite sino al territorio ascolano.
Per quanto riguarda gli aspetti meramente tecnici, di prevenzione supporto e controllo, si continua alacremente come prima, Vigili del Fuoco prima di tutto, sempre attenti per tamponare situazioni di criticità strutturale che prendono forma nel giro di pochi minuti, la Protezione Civile, per mantenere un rapporto più capillare con la cittadinanza ormai senza più forze e gestire basilari funzioni in tema di viabilità e spostamenti di mezzi di soccorso sul territorio. Fisiologica poi la presenza continua delle Forze di Polizia, a scongiurare lo sciagurato fenomeno del sciacallaggio, e delle unità mediche per le emergenze sanitarie.