"Poveri Bufus". Con queste parole Dark side ha commentato il video che, da questa mattina, sta monopolizzando i canali di informazione dedicati al rap italiano. La clip, inizialmente diffusa dalla nota pagina Facebook "Non sono bello ma spaccio", ritrae il giovane artista mentre viene aggredito fisicamente ad una fermata dell'autobus. In poche ore il filmato ha già superato le 280.000 visualizzazioni. La scena è stata ripresa dagli amici dell'aggressore; emblematico il commento di una voce fuori campo: "Basta che ce chiamano le guardie".

La reazione di Dark Side

Il giovane artista romano, figlio del noto regista Francesco Bruni, ha replicato alla pubblicazione del video tramite un post sulla sua pagina Instagram, nel quale ha sottolineato come lo spezzone della clip, caricato e diffuso in rete, rappresenti un racconto parziale e incompleto dell'accaduto. Il membro della DPG si è detto "fresco come un venticello d'estate", ed ha affermato di non avere riportato alcun tipo di danno fisico, ferita o graffio in seguito alla colluttazione. Queste le sue parole: "Poveri bufus, vogliono soltanto un po' di gloria grazie al nostro nome...Non ho neanche un graffio, hai pubblicato solo la parte che ti conveniva. Ora torniamo ai soldi...a chi mi chiede come sto...sto fresco come un venticello d' estate.

Vi voglio bene...Bufus".

La reazione del rap web

Variegata e complessa – come sempre quando si parla di dark polo gang – la reazione del pubblico che abitualmente segue le vicende del rap italiano. A pochi minuti dalla pubblicazione, gli utenti si sono divisi in due fazioni contrapposte: da una parte chi ha fin da subito condannato il gesto violento ed è stato altrettanto critico relativamente alla scelta di diffondere la clip; dall'altra chi, pur non avendo visto la scena dal vivo, ha ritenuto di avere abbastanza elementi per affermare che il giovane se la sia andata a cercare.

Di sicuro la circostanza ha dato la possibilità di sbizzarrirsi ai tanti abituali detrattori della Dark Polo Gang. Infatti, a pochissime ore dalla diffusione del video, sono già stati pubblicati sul web molti contenuti ironici relativi alla vicenda.