La domanda che ricercatori e curiosi si pongono spesso, che ha scaturito e scaturisce accesi dibattiti su cui purtroppo non si riesce a trovare un punto di incontro, è se gli alieni esistono o meno. Secondo gli scettici, non ci sono prove che esseri di altri mondi siano sul nostro pianeta, mentre per i teorici degli antichi astronauti, siamo circondati da antichi manufatti costruiti in tempi remoti da civiltà avanzatissime che avrebbero contribuito all’evoluzione della razza umana. Molti sono stati i tentativi di intercettare segnali provenienti dallo spazio profondo e fino a questo momento, a parte casi ambigui come il famoso “Segnale Wow!”, non c’è stato successo nelle comunicazioni con un’eventuale civiltà aliena.

Il caso che ha fatto però allarmare i cervelloni alla NASA, riguarda la sonda Voyager 2, dato che dopo 33 anni, ha trasmesso un messaggio in una lingua sconosciuta.

La strana trasmissione della sonda Voyager 2

Kevin Baines della NASA, stando a quanto riportato dal portale Physics Astronomy ha dichiarato: “A circa 15 miliardi di chilometri dalla Terra, la sonda improvvisamente ha iniziato ad inviare dati in una lingua che non capiamo. Qualcosa o qualcuno ha cambiato il sistema di comunicazione della sonda spaziale Voyager 2”. Stando alle dichiarazioni, alcuni componenti della trasmissione binaria sarebbero stati cambiati da 0 a 1. “I sistemi della sonda sono stati attentamente analizzati e non c’erano difetti”.

Nulla di questo era mai accaduto, tanto che la NASA ha dichiarato di sospettare che il sistema di Voyager 2 possa essere stato hackerato. Lo scienziato tedesco Hartwig Hausdorf, ritiene invece che i sospetti non siano da prendere alla leggera e che potrebbe esserci lo zampino extraterrestre: “Sembra quasi che qualcuno abbia riprogrammato la sonda, quindi non sappiamo davvero come stiano le cose”, ha commentato.

La NASA ha affermato che data la distanza della sonda, non è possibile fare ulteriori verifiche e che quindi tutti i risultati, per il momento, sono inconcludenti.