Sale l’allarme terrorismo in Italia dopo i tragici fatti di Londra. Il nostro Paese potrebbe essere infatti l'obiettivo di un attentato, anche in vista delle celebrazioni del sessantesimo anniversario della firma dei trattati di Roma, che porteranno nella Capitale numerose personalità internazionali nei prossimi giorni. Così questa mattina si è svolta al Viminale una riunione straordinaria del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A.) presieduta dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, a cui hanno partecipato i vertici nazionali delle forze di polizia e dei servizi di intelligence, nonché l'ufficiale di collegamento di Scotland Yard a Roma.

In particolare, la giornata di sabato prossimo, in cui saranno concentrate le cerimonie principali, è considerata ad alto livello di rischio: alla minaccia di antagonisti e black block che manifesteranno contro le istituzioni europee – sono già previsti almeno quattro cortei in città – potrebbe infatti aggiungersi quella di un attacco terroristico, per mano di qualche “cane sciolto” seguace della jahad.

Gli interventi previsti

Infatti, negli ultimi mesi, le dinamiche degli attentati che hanno colpito l’Europa sono state simili tra loro: una o più persone, a volte con disturbi della personalità se non vere e proprie malattie psichiche, indottrinate attraverso il web prima di entrare in azione, che utilizzano strumenti di morte non troppo sofisticati, come coltelli o veicoli lanciati sulla folla, in modo da ottenere il massimo risultato con poco.

Diventa quindi necessario rafforzare gli interventi: prima di tutto quelli materiali, come la posa di blocchi di cemento per sbarrare l’accesso ai luoghi più sensibili o la presenza sul territorio di un gran numero di uomini – si stima che a Roma saranno impegnati almeno in 5mila – tra i quali molti in borghese. Ma non solo: negli ultimi anni si registra lo sviluppo dell’attività di intelligence, basata sul controllo di quegli elementi considerati “a rischio” perché fondamentalisti o con profili psichici preoccupanti.

In particolare si esaminano i movimenti sul web di questi individui: nell’ultima operazione, ribattezzata "Da'Wa", è stata smantellata una piccola cellula terroristica, con base a Perugia, che faceva proselitismo in Rete.

Le richieste del Viminale

Così il ministero dell’Interno fa sapere che nella riunione del C.A.S.A. si è stabilito per le prossime ore di “mantenere alto il livello di attenzione, anche attraverso un’intensificazione delle misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio" in città.

Minniti in particolare avrebbe chiesto, in vista delle manifestazioni di sabato, di “rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone, nonché verso i luoghi che normalmente registrano particolare presenza di visitatori”. Per Roma si prospetta un fine settimana sotto assedio, nella speranza che tutte le strategie di prevenzione adottate portino i risultati attesi.