L’Europa ripiomba ancora nel terrore. Questa volta colpita in un altro suo simbolo della libertà e della democrazia per eccellenza: il Westminster, il Parlamento inglese con sede a Londra. E le modalità sono ormai sempre le stesse. Non si lasciano più bombe per strada per colpire folle indiscriminate, bensì si utilizzano “armi” comuni: un coltello e/o un auto. Parigi, Nizza, Bruxelles, Berlino. Più altri episodi sempre in Francia. Il terrorismo islamico non è più solo quello delle grandi organizzazioni – si pensi ad Al Qaeda, Boko Haram, Isis – ma anche dei cosiddetti “lupi solitari”.
Talvolta definiti anche “lupi lunatici”, quando attaccano all’improvviso, da un giorno all’altro, senza particolare organizzazione.
Ma in queste ore spunta un retroscena relativo all’attentato di ieri 22 marzo al Parlamento di Londra: era stato preannunciato sul web. Ed è polemica contro i servizi segreti inglesi. Ecco cosa dice il messaggio.
Attentato nei pressi di Westminster a Londra: la dinamica
Ieri 22 marzo, alle 14.40 ore locali, un suv nero si è avventato a tutta velocità sui passanti sul ponte di Westminster – il parlamento di Londra – fino a schiantarsi contro le ringhiere del palazzo. Dopodiché, il conducente è sceso dal suv e ha accoltellato al collo una guardia - Keith Palmer – uccidendola.
A morire sono state altre tre persone, poi l’uomo – non ancora identificato, dai tratti asiatici, carnagione mulatta e barba folta – è stato ucciso dagli agenti con quattro colpi di pistola morendo in ospedale. I feriti sono invece 40, tra cui una ragazza italiana che ora sembra stia bene. Il giorno e l’ora scelti non sono casuali: il mercoledì al Parlamento inglese si tiene il tradizionale Question time del Primo ministro.
Attentato al Westminster: spunta messaggio di minaccia sul web
Intanto, come riporta Tgcom24, è spuntato in queste ore anche un fatto che inquieta ma scatena al contempo non poche polemiche: l’attentato terroristico è stato preannunciato sul web il giorno prima. Infatti, sul forum 4Chan, un utente anonimo ha pubblicato un messaggio cifrato con le coordinate del luogo da colpire e una foto raffigurante due pistole.
Ciò sta scatenando non poche polemiche contro i servizi segreti inglesi, incapaci di captarlo. Eppure, il luogo scelto non è un bar, un ristorante o una discoteca. Bensì, l’epicentro della democrazia inglese. E nel giorno più importante della settimana dal punto di vista politico. L’Isis non ha rivendicato l’attentato, ma ha espresso ovviamente gioia. In un primo momento si credeva fosse Abu Izzadeen, ma la famiglia ha affermato che si trova in carcere.