Secondo quanto dichiarato da Beppe Grillo, i contenuti presenti all'interno del blog che porta il suo nome non sarebbero di sua responsabilità. O almeno, lo sono solo quelli da lui firmati. Ci troviamo di fronte a una questione dai confini labili, che appare quantomeno di complicata risoluzione. Dopo la querela inoltrata nei confronti del fondatore del Movimento 5 Stelle da parte del Pd in merito a delle accuse lanciate proprio dal blog sopracitato verso Renzi e la Boschi, non si è fatta attendere la risposta degli avvocato di Grillo. Questi hanno scritto nella memoria difensiva che il capo del M5S non è responsabile, né gestore, né titolare del dominio del blog, e che non dispone di alcun potere di direzione e/o controllo sullo stesso.

La querela

Beppe Grillo è stato querelato dal Pd perché ritenuto responsabile di quanto apparso sul blog a lui riconducibile. La richiesta di danni milionaria si basa su dei tweet e dei contenuti interni al blog che avevano dato dei corrotti a Renzi e alla Boschi in merito all'inchiesta sull'impianto di Tempa Rossa. Le parole erano state dure: "Tutti collusi. Tutti complici. Con le mani sporche di petrolio e denaro". Grillo, per tutelare la propria immagine, ha fatto comunicare alla stampa dai suoi legali che il blog su cui sono apparse le sopracitate parole sarebbe gestito dalla Casaleggio Associati srl, e non da Giuseppe Grillo, che si dichiara responsabile solamente dei post firmati da lui in prima persona.

Grillo sembra dunque scaricare ad altri l'eventuale responsabilità di quanto accaduto, erigendo una barriera tra lui e ciò che accade in suo nome nello spazio cibernetico. Nel suo ultimo commento, il comico genovese ha sì confermato di esser il titolare del blog, ma che le responsabilità civili e penali di ciò che viene scritto online sono di altri.

Parla il titolare del domino del blog

Emanuele Bottaro, intervistato, racconto di esser in effetti il titolare del dominio del blog dal 2001, ma di non avere alcuna responsabilità per i contenuti che vengono postati all'interno dello stesso. Ha raccontato di avere rapporti di amicizia con Grillo da diverso tempo, e di aver registrato il dominio a suo nome solo per toglierlo dal mercato, addirittura ancor prima che arrivasse Casaleggio.

Il blog sarebbe venuto dopo. Bottaro avrebbe dunque fatto un favore all'amico Beppe, non potendo prevedere, in tempi non sospetti, quali sarebbero potute essere le conseguenze di una scelta di quel tipo. La questione adesso passa al vaglio del giudice.