Matteo Renzi e Beppe Grillo, forse i due leader politici più carismatici e potenti in questo momento in Italia, stanno affrontando un periodo molto delicato,che può essere decisivo per il futuro politico di entrambi.

Il ritorno di Renzi dopo l'esilio

Dopo aver perso il referendum del 4 dicembre, ed essersi dimesso da capo del Governo, Matteo Renzi cerca di tornare protagonista della politica italiana ed in particolare del Pd, partito del quale è segretario. In particolare in questi giorni l'ex premier sta lavorando su una nuova segreteria, che prevederà diverse novità: innanzitutto ci sarà più spazio per giovani ed intellettuali, inoltre si farà in modo da dare maggior rappresentanza, all'interno della segreteria, alla minoranza Dem, cercando in questo modo di attenuare i forti contrasti che ci sono tra queste due correnti del partito.

In particolare, Renzi vuole ripartire dal territorio, quello che è stato trascurato per troppo tempo, e che gli è costato la vittoria al referendum, per questo in segretaria ci sarà spazio per sindaci e per rappresentanti delle associazioni, in modo che i problemi di tutti i giorni degli italiani possano essere portati subito a conoscenza del segretario Dem. Il rinnovamento della segreteria, che sarà quasi totale, è un'importante antipasto in vista del congresso che il partito terrà quest'anno, congresso che potrebbe vedere la conferma di Renzi come segretario, a meno di colpi di scena clamorosi, che in politica possono sempre accadere.

Lo schiaffone a Grillo

Sono giorni molto delicati anche per Beppe Grillo, che ha appena subito una brutta delusione in chiave di politica estera.

In particolare l'ex comico aveva proposto l'addio al movimento anti Europa di Farage per entrare nel gruppo degli europeisti convinti dei liberali, proposta accettata dagli attivisti, grazie al voto sul web. tuttavia il leader del gruppo dei liberali presenti nel parlamento europeo ha bocciato questa proposta e così Grillo è stato costretto ad affermare che adesso il M5S dovrà cercare di entrare in un nuovo gruppo parlamentare.