Mercoledì 8 marzo si è celebrato il giorno della donna. E tra baci, abbracci e mimose, milioni ragazze di tutte le età hanno festeggiato, e anche scioperato e manifestato in ogni angolo del pianeta contro la violenza di genere. Nel frattempo, per una moglie quarantacinquenne di Conegliano Veneto in provincia di Treviso, che di violenze domestiche ne ha subite parecchie, quel tanto atteso otto marzo doveva essere un giorno più che speciale. E così è stato.

Grazie al coraggio dimostrato e al supporto ricevuto dal proprio legale è riuscita a trascinare il marito aguzzino in tribunale, e ha vinto.

In effetti, il giudice Marco Biagetti, ha condannato l'uomo a un anno e quattro mesi di prigione e al pagamento di una sanzione provvisionale di 5mila euro.

Cinque lunghi anni

La coppia si era “felicemente” sposata nel 2012. Ma ben presto la vita coniugale si sarebbe trasformata in un vero incubo. -”Sei la mia serva”- continuava a ripetere l'uomo, accecato da una violenza inaudita. Picchiata, insultata, minacciata, la povera donna ha subito queste e altre umiliazioni nel più profondo silenzio. E nonostante le vistose percosse fisiche e psichiche, lei continuava a stargli vicino. -“Prometto di amarti e onorarti nella gioa e nel dolore”- recita la celebre frase. Dall'altro canto, il marito aveva preso molto sul serio quel fatidico: “mi onorerai tutti i giorni”.

In effetti, gli ordini perentori e soprattutto le botte inflitte alla moglie avevano caratterizzato la loro squallida convivenza. Finché un giorno la donna ha detto basta.

Mobbing coniugale

Secondo gli psicologi Leymann e Gustavson, il mobbing coniugale deriverebbe dalla persistente e continua svalutazione psicologica della vittima.

Azione che viene messa in atto mediante comportamenti prepotenti, coercitivi e vessatori finalizzati a rendere la persona fragile e manipolabile.

Fortunatamente, l'amore per la propria persona è scattato giusto in tempo. Una volta toccato il fondo la donna ha lasciato e denunciato il marito. Mercoledì otto marzo è stato un grande giorno per quella moglie ferita. E nell'attesa che venga quantificato l'ammontare del risarcimento, ha ottenuto il divorzio e la condanna del coniuge aguzzino.