Questa mattina una donna di 58 anni è stata ritrovata senza vita nel suo appartamento, nella zona di Pozzarello, la periferia di Santo Stefano, nel grossetano. La donna, Anna Costanzo, è stata rinvenuta riversa sul pavimento, a faccia in giù, con i segni della violenza evidenti soprattutto sul collo e si conosce già il colpevole: il marito infatti avrebbe confessato il macabro omicidio ad un suo amico a cui ha telefonato prima di volatilizzarsi. L'omicida, Alberto Novembri, 70 anni, ha già confessato l'omicidio al telefono ad un suo amico tabaccaio, e poi è scomparso.

I carabinieri si sono messi subito sulle sue tracce: Novembri si sarebbe diretto verso Roma a bordo di un pullman. Le ricerche sono state coordinate dal pubblico ministero Maria Navarro, con i carabinieri locali del nucleo investigativo di Grosseto. Pochi sono i dubbi circa le cause della morte: la donna è stata strangolata con il filo del computer di casa. Sono stati i vicini della donna a fare stamattina la macabra scoperta, ma la chiamata al 118 è stata inutile, la donna era già senza vita. Anna Costanzo si era sposata con Novembri un anno e mezzo fa, in seconde nozze.

Femminicidio

Ancora un caso di femminicidio, epilogo di una violenza domestica. Anna Costanzo è l'ennesimo numero di un fenomeno drammatico che non accenna a diminuire.

Dal 2006 al 2016 sono 1740 le donne uccise nel nostro paese e ben 1251 tra le mura di casa. Il 67,6% degli omicidi avviene all'interno della coppia e l'assassino tipo è sempre un ex compagno, il marito o fidanzato delle vittime. Il movente nella maggior parte dei casi è passionale, nel 20% dei casi è dovuto a liti o dissapori.

In tanti casi il femminicidio è preceduto da violenze, tra cui anche lo stalking e altri atti di perescuzione, spesso non denunciate, talvolta prese sottogamba dalle forze dell'ordine.

Oltre alle vittime di omicidio, ci sono tantissime donne che sopravvivono alla violenza ma ne portano i segni per tutta la vita: basti ricordare le numerose ragazze sfregiate dall'acido da ex compagni, o cosparse di benzina e poi bruciate.