Le ultime ore sono state ore di terrore nella città Russa di San Pietroburgo. All'interno di una metropolitana un ordigno è esploso causando morti e feriti.
Momenti di terrore nella metropolitana di San Pietroburgo
Fuoco, fumo, rumore e tanta tanta paura, sono stati ancora una volta protagonisti tra la folla. L’allarme è scattato a seguito di una deflagrazione in un convoglio che correva in galleria, tra due diverse stazioni, facente capo rispettivamente alle fermate dell’Istituto di Tecnologia e quella di Ploshchad Sennaya. L’ordigno è stato reso ancor più pericoloso dall'aggiunta di materiali dannosi come ad esempio pezzi di metallo, chiodi e viti che, di fanno, hanno contribuito ad incrementare il ferimento e la morte di molteplici persone.
Il bilancio attuale della situazione riporta la morte di 10 persone e oltre una 50ina di feriti ma è del tutto provvisorio.
In una fermata successiva è stato trovato un altro ordigno, per fortuna, inesploso che è stato disattivato.
Dalle testimonianze in merito alla vicenda sono emerse peculiari descrizioni agghiaccianti: racconti di corpi stesi sulle banchine, passeggeri impauriti che cercavano di apprestarsi alle uscite, grida, paura.
Al momento era presente nella città anche il presidente russo Vladimir Putin, il quale non ha escluso la possibilità di un atto terroristico.
Le parole di Putin sulla vicenda: è un attacco terroristico?
Il presidente ci ha tenuto a manifestare tutto il suo più sincero cordoglio nei confronti dei parenti delle vittime ed ha tentato di rassicurare la popolazione dal momento che faranno il possibile per scoprire l’esatta dinamica della vicenda.
Il comitato anti terrorismo, nel frattempo, ha provveduto ad evacuare immediatamente la metropolitana reputata, inoltre, anche una meta attrattiva e turistica dal momento che alcune fermate risultano essere annoverate tra le più belle del mondo.
Il procuratore generale, invece, pare non avere alcun dubbio, secondo l’uomo si è trattato di un vero e proprio atto di terrorismo.