Lesioni gravi, sequestro di persona, tentata estorsione: cosa non hanno potuto fare un uomo e una donna, titolari di un maneggio e scuola di equitazione in località Caluso, nel torinese, per 'rivalersi' nei confronti di un loro dipendente, stalliere e istruttore di equitazione, 'colpevole' di aver denunciato maltrattamenti sugli animali. Una denuncia che ha attirato, oltre alle ispezioni delle guardie zoofile, anche l'interesse di una troupe televisiva di Striscia la notizia. I due si sono vendicati sottoponendolo a punizioni corporali, ma stamattina all'alba i carabinieri, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare del gip di Ivrea, li hanno messi agli arresti domiciliari.

Appeso ai piedi e torturato per ore

La vicenda è iniziata il 16 febbraio scorso, quando nel maneggio del canavese sono arrivate le guardie zoofile a seguito di segnalazioni di animali maltrattati. In quell'occasione sul posto è giunta anche una troupe di Striscia la notizia. Il titolare, allora, aveva dato segni di nervosismo al punto che era stato necessario l'intervento dei carabinieri. Dopo il blitz le cose si sono messe veramente male per lo stalliere. Altro che cavalli imbizzarriti: i titolari del maneggio, soci in affari e conviventi, lui con precedenti specifici per aggressione e una vicenda giudiziaria ancora aperta, per punirlo di aver fatto la denuncia, sono passati ad 'eseguire' una punizione estrema.

Hanno chiuso l'uomo nelle stalle e l'hanno picchiato e bastonato per ore fino a spezzargli le braccia. Poi l'hanno appeso a testa in giù e hanno interrotto la tortura solo perché è svenuto. A quel punto l'hanno legato e trasportarlo all'ospedale di Chivasso, ma non già per accertarsi delle condizioni di salute, bensì per paura che raccontasse l'accaduto ai medici determinando l'apertura di un procedimento penale.

Ruspe al lavoro, forse c'è una fossa comune di cavalli

Gli accertamenti in corso dei carabinieri con i colleghi della Forestale stanno riguardando anche la arbitraria somministrazione di farmaci agli animali, la verifica dello stato di salute dei 37 cavalli ospitati, i certificati e documenti degli animali che risultano in numero maggiore rispetto agli esemplari presenti nel maneggio.

Sono stati trovati numerosi farmaci scaduti e uno strumento per somministrare scariche elettriche agli animali. Mentre in un terreno attiguo sono al lavoro ruspe, perché si teme vi sia una fossa comune piena di carcasse di animali.